Per il Lecco buon pari a Spezia,
una partita dignitosa per una squadra
che si prepara a salutare la Serie B

La trasferta di oggi finita 1-1 contro una squadra che costa cinque-sette volte di più e ha motivazioni “al triplo” vale l’impronta dell’onore, dell’impegno e della “dignità professionale” che sembravano smarriti

Cosa fa “inc...avolare”? Con la “garra” vista oggi a La Spezia questo Lecco non sarebbe mai “ultimissimo”. Ma tant’è: il pari di oggi contro una squadra che costa cinque-sette volte di più e ha motivazioni “al triplo” vale l’impronta dell’onore, dell’impegno e sì... della “dignità professionale”, che sembravano smarriti. E chissà cosa perderà quell’Ayroldi di Molfetta che caccia un Sersanti incolpevole a metà ripresa, incurante delle (probabili e ufficiose) indicazioni che gli arrivano dal Var. Che figuraccia la sua: le immagini scagionano in pieno il bluceleste.

Poi i lecchesi “indomiti”: a conti fatti sono almeno 400 i concittadini nello spicchio di curva-Piscina (settore ospite). Ma c’è anche un altro lecchese: Andrea Malgrati che, per questa “rentree” di prestigio (ma anche carica di rischi) sfoggia “il suo” Lecco: in porta va Lamanna e difesa a quattro con Lepore come terzino destro, il rientro di Caporale a sinistra e i due centrali che tornano (quelli “eroici” dei 19 punti in 12 gare; fra la l’8^ e la 19^) Celjak e Bianconi. Quest’ultimo letteralmente “ripescato”, dopo il “floppone” di Capradossi (che infila la panca).

Riecco poi la cerniera di mediana con Degli Innocenti vertice basso, Sersanti “diga di mezzo” e Ionita con licenza d’incursioni. Davanti Novacovich si riprende lo scettro di prima punta (con Inglese che “si assetta” in panca), Crociata gira fra trequarti e ed esterno destro, Buso fra seconda punta ed esterno sinistro. Un 4-3-3 già visto ai “tempi d’oro” (che a pensarli “vengono i lucciconi”).

Dall’altra parte c’è lo Spezia di D’Angelo per i tre punti; “sic et simpliciter”. In campo con lo stesso “11” che ha macinato l’altra pericolante Ascoli: un 3-4-3 (che può essere letto come 3-4-2-1). Nel primo tempo gli assist da “palla inattiva” troveranno le teste dei difensori centrali a far danno al Lecco. Da lì, quasi subito, il gol locale che sembra ammorbidire un Lecco che pure, malgrado le occasioni subite (stesse dinamiche da angoli o punizioni; con Lamanna a far miracoli...), non si accascia come al solito. Buso parte e – dopo una goffa prova generale con palla troppo lunga per Crociata – va a concludere un 1-1 con ampia complicità della difesa locale.

Ripresa intensa. Lo Spezia spinge, il Lecco riparte, ma tiene benissimo. D’Angelo “spara” in campo il meglio (e il più costoso) che ha da Cassata a Moro, da Kouda a Pio Esposito (2005 da futuro in Nazionale). Il Lecco? Perde Sersanti per l’erroraccio di Ayroldi, si blinda con Galli al posto di un (poco brillante) Ionita ma non rinuncia a ripartire. Entra Parigini e i suoi contropiedi svaniscono per poco, Poi Verde prende il palo su punizione, il recupero non finisce mai – “ahi Ayroldi da Molfetta” - e la partita finisce: è 1-1, il Lecco è vivo. Il Lecco è tornato a farsi onore. Era ora. Non è troppo tardi per un “arrivederci” degno alla B...

Spezia 1 - Lecco 1

Reti: 12’ pt Hristov (Sp); 42’ pt Buso (L)

Spezia: (3-4-3): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolaou (1’ st Tanco); Vignali (18’ st Cassata), Esposito S., Nagy (38’ st Moro), Elia; Bandinelli (25’ st Kouda), Falcinelli (18’ st Pio Esposito), Verde. (Zovko, Bertola, Gelashvili, Corradini, Candelari, Cipot). All. Luca D’Angelo.

Lecco: (4-3-3) Lamanna; Lepore, Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita (25’ st Galli), Degli Innocenti, Sersanti; Crociata (40’ st Listkowski), Novacovich (40’ st Inglese), Buso (Melgrati, Capradossi, Salcedo, Salomaa, Frigerio, Lemmens, Beretta). All. Andrea Malgrati.

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta. Assistenti: Salvatore Affatato e Mario Vigile. Var: Daniele Chiffi di

Note - spettatori 7.581 fra paganti e abbonati, di cui 389 da Lecco. Angoli 6-2.

Espulsi: Sersanti (L) per doppia ammonizione al 21’ st. Ammoniti: Sersanti (L) 31’ pt; Tanco (S) 1’ st; Bandinelli (S) 3’ st; Novacovich (L) 12’ st; Lamanna (L) 16’ st; Crociata (L) 33’ st; Celjak (43’ st). Recuperi: 1’ + 5’.

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