Lecco-Cittadella, Aglietti: «Non abbiamo niente da perdere, dobbiamo avere la testa libera»

Mister Aglietti presenta la sfida di pasquetta contro il Cittadella: «Ora il peso delle partite non ci deve essere. Dobbiamo avere, al contrario la testa libera perché non abbiamo niente da perdere. Dobbiamo andare in campo con la voglia di provare a raggiungere un qualcosa in questo momento di quasi impossibile e possiamo farlo solo con un pensiero positivo»

Lunedì si gioca. Sperando che nell’uovo pasquale il Lecco riesca a trovare quella vittoria che gli manca da un’altra festività, Santo Stefano, lo scorso 26 dicembre 2023 (Lecco-Sudtirol 2-1). Speranze che, però, sono destinate a rimanere deluse se il Lecco non riuscirà a scrollarsi di dosso polemiche, paure, incertezze e scarsa combattività. A Pasqua il Lecco si allenerà la mattina. Poi tutti a festeggiare, anche se l’aria che tira non è delle migliori, con le famiglie, per chi le ha vicine. E a Pasquetta, tutti in campo. Sarà uno stadio Rigamonti-Ceppi insolito, deluso, non certo pieno. Sia per la festività che per le tante troppe sberle prese in casa e fuori da questa squadra che si è smarrita oramai da tre mesi. Si pensa sempre possa risorgere, senza scomodare la festa di oggi, ma appare molto difficile, quasi impossibile.

Alfredo Aglietti, naturalmente, recita la parte di chi ci crede, Dopo le prime due settimane senza partite della sua gestione spera di avere un’altra squadra tra le mani: “Ora il peso delle partite non ci deve essere. Dobbiamo avere, al contrario la testa libera perché non abbiamo niente da perdere. Dobbiamo andare in campo con la voglia di provare a raggiungere un qualcosa in questo momento di quasi impossibile e possiamo farlo solo con un pensiero positivo. Se andiamo in campo ancora preoccupati, ci saranno altri risultati negativi. Sono tre mesi che non vinciamo e questa situazione pesa. Non possiamo pensare di continuare a pensare negativo perché gli errori che abbiamo commesso sono frutto di una situazione pesante che deve essere vista in maniera del tutto diversa”. Aglietti da buon toscano è realista: “Il cammino è quasi segnato e per raggiungere qualcosa di incredibile, ci vogliono mente libera, essere incoscienti, un po’ presuntuosi e cogliere sempre il lato migliore della partita”.

Schemi e uomini: cambiati quasi tutti in questi mesi. Con Palermo e Ascoli, ultime due gare anche. Ma il 4-4-2 sembra oramai essere l’ultimo scoglio al quale attaccarsi tatticamente: “Ad Ascoli per 70 minuti non abbiamo disputato una brutta partita poi nel finale non ci siamo piaciuti: abbiamo perso distanze, commesso errori, concesso possibilità di segnare altri gol. Al di là degli errori fatti, però, fino al 60-70 la gara era in equilibrio e avremmo potuto pareggiarla. Non si deve sbracare se le cose non vanno bene, questo sì”.

Unico barlume di speranza concreto è che il Cittadella non sta poi tanto meglio del Lecco. O, meglio, ha una classifica che i blucelesti si sognano, ma negli ultimi mesi i veneti hanno sfiorato il tracollo assoluto: “Loro hanno tanto fieno in cascina dall’andata, però hanno fatto due punti in 11 gare, due pareggi nell’ultimo periodo. Ma sono ancora con la testa fuori dall’acqua per il grandissimo girone d’andata disputato. Si pensava potessero lottare per altri obiettivi. Ma in B è così: si fa presto, anche per squadre corazzate, a sprofondare. Tante partite spremono energie e poi si può incorrere in momenti negativi come successo al Cittadella. A Pasquetta vedremo una squadra non nel suo momento di forma migliore, ma dobbiamo essere noi ad avere voglia di regalare soddisfazioni alla società, alla nostra gente e a noi stessi. Dobbiamo lavorare per regalare qualcosa al nostro lavoro”.

Indisponibili? Solo Guglielmotti squalificato e Louakima infortunato. Il Lecco è pronto a un 4-4-2 con Lemmens sulla destra e Caporale sulla sinistra. Capradossi potrebbe essere lasciato fuori dal rientro di Celjak in mezzo insieme a Ierardi (ma anche quest’ultimo è in forse). A centrocampo sicuri Degli Innocenti e probabilmente Lepore. Con Galli e Parigini fortemente indiziati. Poi davanti o Inglese-Novakovich, oppure Inglese-Buso. Ma del diman non v’è certezza...

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