Calcio, il Lecco cade al 92’: mister Aglietti
esonerato

La notizia per ora non è ancora ufficiale. La società avrebbe deciso di interrompere il rapporto di lavoro anche con il direttore sportivo Domenico Fracchiolla. In panchina sarebbe stato richiamato Foschi

È costata la panchina ad Alfredo Aglietti la sconfitta di Bolzano contro il Sudtirol. Una squadra per l’allenatore toscano, che gli porta davvero sfortuna, visto che a Brescia era stato esonerato da Cellino proprio dopo una sconfitta contro il Sudtirol a gennaio 2023. In serata la notizia, che però non è ancora ufficiale, è arrivata ufficiosamente a causa dello sfogo del patron Paolo Leonardo Di Nunno che, anche contro il parere dei figli, il presidente Cristian e il vicepresidente Gino, ha voluto a tutti i costi la testa di Aglietti e persino quella di Domenico Fracchiolla, appena reintegrato e già cacciato. Follia? No, realtà.

Ora si vedrà cosa potrà fare il malcapitato Luciano Foschi, che pare abbia dovuto rispondere positivamente all’appello se non vuole perdere l’ingaggio. Però pensare che questa mossa possa essere d’aiuto, è quantomeno difficile. La squadra non è più quella che Foschi conosceva. Nella speranza che abbia continuato a guardare il suo Lecco giocare e abbia qualche idea su come fare a rimettere in piedi la baracca, non c’è che da fargli l’ennesimo in bocca al lupo. Di sicuro, l’unica colpa che si può dare ad Aglietti, è di non aver cambiato umore allo spogliatoio bluceleste. L’esempio? Ieri la a domanda fatta da noi a fine derby: «Questa squadra ha gli attributi?», ieri è stata ripetuta dai colleghi altoatesini che hanno notato come il Lecco si impegni, corra, si sacrifichi, ma non sembra avere quel carattere che serve per lottare per la salvezza. È questo il dato più grave della giornata di ieri, oltre al fatto che il Lecco non abbia mai tirato in porta.

E forse è l’unica cosa che si possa davvero rinfacciare a mister Aglietti: non essere riuscito a provocare una scossa mentale e psicologica, più che sul gioco. «Forse avremmo dovuto metterci più rabbia – ammette anche Maiolo -. Forse si sono accontentati dello zero a zero e di portare a casa un pareggio. Di sicuro ci vorrebbe più rabbia perché così si fa fatica ad andare avanti…».

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