Acquisto del Lecco, Alex Lin fa sul serio. Cinque soci lecchesi e tre milioni subito, closing vicino

La trattativa tra il magnate cinese Alex Lin e Paolo Leonardo di Nunno sarebbe molto ben avviata. Le due parti si sarebbero già trovate due volte, l’ultima l’altra sera. Oggi Lin incontrerà cinque importanti industriali lecchesi, ai quali ha chiesto collaborazione. Se arriverà “luce verde” da questi, potrebbe già dalla prossima settimana diventare proprietario al cento per cento della società.

Il “closing” potrebbe essere vicino. La trattativa tra il magnate cinese Alex Lin e Paolo Leonardo di Nunno sarebbe molto ben avviata. Le due parti si sarebbero già trovate due volte, l’ultima l’altra sera, ma Di Nunno, come già aveva fatto con la Brera Holding, ha rilanciato. Ora il magnate cinese, che pare abbia un accordo da dieci milioni di euro con l’Inter per tre anni nel quadro della sponsorizzazione della squadra nerazzurra da parte di Skyland Energy, però, vuole chiudere. E per farlo sta cercando la collaborazione con cinque importanti industriali lecchesi.

Oggi alle 18 si incontrerà, a Lecco, con questi imprenditori definiti “molto influenti”, dopo di che deciderà il da farsi. Se arriverà “luce verde” da questi, Lin potrebbe già dalla prossima settimana diventare proprietario al cento per cento della Calcio Lecco 1912 srl. Di Nunno permettendo, naturalmente. Il suo passato è legato a Telecom China e alle industrie energetiche, soprattutto del gas, e ha interessi in tutto il Nord Italia.

Tramite persone legate al Seregno Calcio (Eccellenza), si è avvicinato alla realtà prima milanese e, negli ultimi tempi, a quella comasca. Infatti era intenzionato a rilevare dal presidente Stefano Verga la Como Women: sembrava già cosa fatta e Lin, secondo i beninformati, aveva già firmato un assegno da 1,5 milioni di euro, ma poi Verga ha preferito vendere agli americani, chiudendo così la porta in faccia a Lin che, a sua volta, non vuol più sentire parlare di Como. Stiamo parlando non del Como 1907, naturalmente, da tempo saldamente in mano ai fratelli indonesiani Hartono, ma del Como Women che milita in A femminile.

Fatto sta che Lin ha girato il volante tutto verso Est e si è diretto a Lecco. Anzi, direzione via Po a Cormano, sede della Elettronica Videogames dove si è recato ieri. Certo, l’incontro tra un personaggio bizzarro, eccentrico e pugliesissimo come Di Nunno e un cinese dai modi cortesi, che parla molto bene italiano, ed è un manager di livello come Lin, deve essere stato surreale.

Fatto sta che Lin avrebbe scoperto che il Lecco deve ancora finire di pagare le spese legate allo stadio, oltre a quelle di gestione della serie B per i due mesi rimanenti. Stiamo parlando di circa tre milioni di euro in tutto, anche se non è corretto parlare di debiti, visto che la gran parte sono gestione ordinaria del club. Di Nunno avrebbe chiesto proprio tre milioni di euro. Ma, visto che Lin non vorrebbe entrare a fine campionato, ma subito, a tanto ammonterebbero le spese da coprire. Secondo fonti interne, la Calcio Lecco costa circa 890mila euro al mese. Dunque 1,8 milioni da qui alla fine del torneo. Più le spese da saldare per lo stadio e altre “varie ed eventuali”. Tre milioni sono la cifra messa in campo e Lin sembra possedere le capacità per coprirla e poi rilanciare. Avrebbe ambizioni di salvezza o comunque di pronto ritorno in B. Ma, prima, vorrebbe ricevere appoggio dagli imprenditori locali, per costruire un progetto che non sia solo “finanziario”, ma abbia solide radici nel territorio.

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