Zanzare, misure del Comune di Tirano per evitare la proliferazione

L’ordinanza sarà in vigore fino al 31 ottobre

Il freddo improvviso che è arrivato sicuramente non sta creando problemi con le zanzare, ma il Comune di Tirano si è portato avanti in vista dei mesi caldi e anche quest’anno ha emanato l’ordinanza sindacale, relativamente al periodo fra il 15 aprile e il 31 ottobre, che dispone le misure che la popolazione deve attuare per ridurre il proliferare della zanzara tigre sul territorio comunale. Nel territorio del fondovalle valtellinese, ormai da diversi anni, a causa delle condizioni climatiche sempre più favorevoli alla proliferazione, si è osservata una presenza significativa di focolai di zanzare tigre, sebbene non si sono registrati casi di malattie connesse con la presenza dell’insetto.

Il Comune di Tirano ha attivato anche quest’anno un piano di lotta che prevede dei trattamenti larvicidi nelle caditoie stradali delle aree maggiormente frequentate come piazze, parchi giochi e scuole, con cadenza quindicinale. Gli interventi di lotta non possono avere esito positivo senza un attivo coinvolgimento dei cittadini, che devono mettere in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza che rappresentano l’80-90 per cento delle aree a rischio di infestazione.

Ma cosa si deve fare? Innanzitutto si deve evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea. Occorre procedere, eventualmente, allo svuotamento dell’acqua contenuta nei serbatoi e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, con divieto di immissione dell’acqua nei tombini. Inoltre l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, va trattata ricorrendo a prodotti larvicidi con una certa periodicità. Bisogna tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiuti e sistemandoli inoltre in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza.

Chi ha un orto deve eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso, e sistemare tutti i contenitori e altri materiali (teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia ed, infine, chiudere con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua.

In generale anche alle attività industriali, artigianali e commerciali viene chiesto di evitare il formarsi di raccolte d’acqua in contenitori di vario tipo. All’interno dei cimiteri, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua, oppure si consiglia di inserire fili o piccoli oggetti in rame.

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