«I prezzi sono in calo. Contratti luce e gas,
paga la trasparenza»

L’intervista a Giovanni Perrone, amministratore delegato di Acinque Energia

Come orientarsi tra le offerte? Quale tipo di contratto e quali fattori tenere in considerazione per scegliere in modo consapevole il proprio fornitore di gas ed energia elettrica? In questa fase di transizione dalla tutela al mercato crescono i dubbi dei consumatori. Oggi, a inquadrare il tema, c’è Giovanni Perrone, amministratore delegato di Acinque Energia.

Dobbiamo aspettarci un aumento dei prezzi nei prossimi mesi?

«Sul fronte del gas abbiamo un ottimo livello di giacenza negli stoccaggi. A questa abbondanza di offerta corrisponde invece una marcata debolezza della domanda, a causa del rallentamento dell’economia e del commercio globale. Pertanto non ci sono aspettative di tensione sul prezzo. Sul fronte dell’energia elettrica, il cui prezzo sappiamo che in Italia è fortemente guidato dal prezzo del gas, valgono le stesse considerazioni sul fronte della domanda. Ad esempio, il rallentamento dell’economia tedesca si riflette sulla manifattura italiana. Pertanto anche qui non ci aspettiamo rialzi nei prezzi. L’unica differenza col gas è che se le riserve di gas sono piene, lo stesso non si può dire di quelle elettriche, costituite dai bacini idrici e dal manto nevoso, che sono sotto media nonostante le intense piogge delle ultime settimane».

Considerato il contesto, quale tipo di contratto ritiene di poter consigliare ai consumatori?

«Sulla base di questo scenario, almeno per i prossimi mesi mi sento di consigliare di restare ancora su un prezzo variabile per qualche mese. Magari tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno potrebbe esserci qualche cambiamento nello scenario che ad oggi vediamo e, se dovesse esserci qualche aspettativa di rialzo, si può pensare di tornare al prezzo fisso.Noi ad oggi (e da due anni ormai, dallo scoppio della guerra in Ucraina) offriamo solo prezzi variabili, con una breve parentesi di qualche mese lo scorso anno, quando sull’energia elettrica si intravvedeva qualche tensione. Allora abbiamo aperto a MIALimited Luce per chi voleva mettersi al sicuro. Ma in ogni caso, questa scelta ci ha dato ragione. Qualche settimana fa abbiamo mandato un resoconto ai nostri clienti della scelta che abbiamo fatto insieme a loro di optare per un prezzo variabile: Da gennaio a dicembre 2023 gli indici ai quali è indicizzata la loro fornitura sono scesi di oltre il 60%. E gennaio 2024 è sceso ancora rispetto a dicembre 2023. E febbraio ancora giù dell’11%».

Come avete affrontato la progressiva fine della tutela?

«La forte trasparenza nei confronti dei nostri clienti ci ha premiato tantissimo. Nell’anno in cui finiva la tutela, per il fornitore storico del territorio era ragionevole aspettarsi una fuoriuscita di clienti, ma invece abbiamo chiuso l’anno con più forniture di quelle con cui abbiamo iniziato. Segno che quasi tutti i clienti storici hanno deciso di rimanere con noi, tanti clienti nuovi di venire con noi e pochi di andare via. Il merito è anche del modello territoriale: come per un navigante durante le mareggiate è importante avere il riferimento fisico della costa o di un faro, così per un cliente nei momenti di forte incertezza e confusione è importante sapere che si ha a disposizione un indirizzo fisico con una porta da varcare e qualcuno con cui confrontarsi, di cui fidarsi e al quale affidarsi. Quando c’è calma piatta magari ci si può affidare a fornitori che lavorano solo online, via app o via web, ma quando le acque si agitano e i problemi sono magari più probabili, meglio affrontarli offline, dal vivo».

Quali sono i prossimi step della transizione al mercato?

«Adesso ci sarà un nuovo cambio normativo. Per i clienti non vulnerabili ad oggi serviti in maggior tutela elettrica, se non effettueranno un passaggio a mercato libero nei prossimi mesi, l’1 luglio si prospetterà un cambio di fornitore. Passeranno in fornitura con l’azienda che si è aggiudicata all’asta la fornitura del lotto territoriale di appartenenza. Oggettivamente i prezzi saranno vantaggiosi, ma io sostengo sempre che “non di solo prezzo vive il cliente”. Sono altrettanto importanti il servizio, l’accessibilità e l’affidabilità. Spesso faccio il paragone con le tariffe aeree e con le compagnie low-cost: hanno prezzi imbattibili, certo, ma costringono a prendere voli in orari e giorni improbabili, da aeroporti lontani, senza possibilità di portare bagagli al seguito o di scegliere il posto vicino ai propri compagni di viaggio. Provate poi a cercare di contattarli se avete dei problemi, a richiedere un rimborso o un annullamento. Insomma, se va tutto bene col senno di poi sono una gran scelta, ma al momento dell’acquisto chi può dirlo che sarà la miglior scelta? Pertanto, il mio consiglio è di mettere sempre in relazione prezzo e livello di servizio, fatto di accessibilità del servizio clienti (magari tramite sportelli fisici) e serietà e affidabilità. Un prezzo basso e un livello di servizio basso possono non essere un buon affare. E infatti da sempre la nostra politica è di offrire il miglior livello di servizio a un prezzo ragionevole».

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