Sondrio, la Cisl critica l’Ufficio scolastico: «Non c’è trasparenza sugli organici»

Va all’attacco la Cisl Scuola di Sondrio, che non lesina critiche sul modus operandi dell’Ufficio scolastico territoriale (Ust) di via Donegani, lamentando una non trasparenza in materia di organici, «che non tiene per nulla in considerazione quanto prevedono gli articoli 5 e 6 del contratto nazionale di lavoro, relativi all’informazione e al confronto, presupposti per il corretto esercizio delle relazioni sindacali».

Va all’attacco la Cisl Scuola di Sondrio, che non lesina critiche sul modus operandi dell’Ufficio scolastico territoriale (Ust) di via Donegani, lamentando una non trasparenza in materia di organici, «che non tiene per nulla in considerazione quanto prevedono gli articoli 5 e 6 del contratto nazionale di lavoro, relativi all’informazione e al confronto, presupposti per il corretto esercizio delle relazioni sindacali».

A denunciare il «perdurare di una mancanza di comunicazione trasparente e puntuale dell’Ust» è la segretaria generale della Cisl Scuola Elisa Ripamonti, che in una nota sottolinea come questo provochi «l’assenza di corrette relazioni sindacali a cui si unisce un grave pregiudizio per il personale scolastico e per l’articolazione efficace dell’offerta formativa sul nostro territorio».

Ripamonti ricostruisce i contatti intercorsi tra il sindacato e l’Ust, nello specifico con il dirigente con delega di firma Vincenzo Cubelli, per dimostrare «come di fatto la possibilità di partecipazione attiva ci è stata negata», senza aver voce in capitolo sulla distribuzione delle risorse del personale già disposte dall’Ust.

Sostanzialmente questo è successo: «A seguito della nostra richiesta e del nostro sollecito, finalmente Cubelli ci ha convocato, insieme alle altre organizzazioni sindacali, lunedì 15 aprile per l’informazione sindacale e l’invito al confronto». Immediatamente, a seguito di questa convocazione, è stato segnalato a Cubelli, «che i documenti allegati si riferivano unicamente ad un’informazione preventiva» e, pertanto, hanno chiesto di avere «per ogni ordine di scuola e per ogni tipologia di posto (comune, sostegno, potenziamento, nda ) la proposta di ripartizione delle risorse necessarie per garantire la funzionalità dell’articolazione dell’offerta formativa» di tutte le scuole della provincia. Con un preciso scopo. Cioè quello di «avviare un confronto costruttivo per la costituzione dell’organico di diritto per l’anno scolastico 2024-2025», considerando che il termine di comunicazione sul Sidi (portale del ministero) dei posti disponibili per il personale docente è fissato giovedì 18 aprile. «Volevamo avere tutti i dati necessari per concludere il confronto in tempi congrui e rispettosi delle scadenze». Ma «oggi (ieri per chi legge, nda) dal dirigente Cubelli ad integrazione abbiamo ricevuto i numeri e i dati relativi ai perdenti posto nelle scuole del territorio».

Ciò significa che «nell’incontro/confronto da lui fissato per lunedì prossimo non ci saranno spazi di azioni migliorative perché tutto è già stato deciso dall’amministrazione. Sicuramente avremmo potuto portare un valido contributo, con azioni mirate e rispettose dei diritti dei lavoratori ma anche e soprattutto degli utenti» aggiunge facendo un esempio concreto Ripamonti. «Ci siamo chiesti come si possono generare docenti perdenti posti di sostegno nella scuola dell’infanzia con l’organico in aumento - da 14 a 16 posti rispetto allo scorso anno - Proprio sugli alunni più fragili non garantiamo la continuità di una presenza qualificata: assurdo».

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