Via libera all’ampliamento dei parchi del Curone e del Monte Barro

Via libera all’ampliamento dei confini del parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone. L’ok è arrivato dalla V commissione territorio regionale che dà finalmente seguito a quanto previsto da una legge regionale, la n. 28, di otto anni fa. Manca così un ultimo passaggio per l’ultimazione dell’iter: si tratta di quello del consiglio regionale, che è ormai questione di tempo.

L’ulteriore passaggio verso l’ampliamento del parco del Curone, ma anche del parco del Monte Barro, è stato salutato positivamente dal consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli. Per il dem, si tratta di «un grande risultato che rende ancora più fruibile il collegamento di tutta un’area composta dal Monte Barro, dal Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, passando per il Plis del Monte di Brianza, cui potrebbero poi aggiungersi i Comuni rimasti fuori, in un’ideale continuità di natura, ambiente e tutela paesaggistica».

Fragomeli ha sottolineato l’importanza di avere figure giuste nei punti importanti. In particolare, a capo dei due enti, ossia Marco Molgora, presidente del parco di Montevecchia, e Paola Golfari, che guida l’ente del Monte Barro. «L’aspetto importante di questo ampliamento - osserva Fragomeli - non è solo il fatto che il Parco del Monte Barro, contenuto nelle dimensioni, a cavallo tra montagna e laghi, si amplia del 15% e quello della Valle del Curone del 28,14% quindi addirittura di un terzo in più. Ma il fatto che si stanno sempre di più congiungendo nell’asse nord-sud due aree protette dei nostri bellissimi territori su cui insistono colline, pianure, montagne, laghi e piccole valli a ridosso di Lecco. Quindi si sta allargando l’area sotto tutela in uno dei luoghi più incantevoli della Lombardia».

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