Merate, muro crollato al parco del Cannocchiale

Venti metri del muro che separa il parco del Cannocchiale da villa Belgiojoso sono crollati la scorsa notte. A provocare il cedimento, la pioggia incessante degli ultimi giorni che deve ha compromesso la stabilità della parte finale della struttura, che sorge dirimpetto al parco giochi a cui si accede passando da piazza don Minzoni.

La segnalazione dell’accaduto è stata fatta da alcuni passanti all’ufficio tecnico di Palazzo Tettamanti nelle prime ore della mattinata. Sono subito intervenuti il tecnico per i rilievi del caso insieme con gli agenti della polizia locale. La zona è stata transennata con barriere e nastro bianco e rosso così da evitare che qualcuno si avvicini e venga travolto dal cedimento di altre porzioni del manufatto.

Difficile che il parco possa essere interdetto al transito dei pedoni. Il muro si trova infatti a una certa distanza dal camminamento. Di conseguenza, se anche ci fossero altri cedimenti, gli eventuali pedoni non correrebbero rischi. Certamente, la messa in sicurezza della porzione crollata non potrà prescindere dalla verifica delle condizioni del resto del muraglione che corre lungo tutto il parco e che arriva fino al cimitero.

Della questione è stato immediatamente interessato il sindaco Massimo Panzeri, che ha ricordato che il Cannocchiale è di proprietà privata e che il passaggio è libero e garantito grazie a una convenzione con la proprietà che, ultimamente, è stata rinnovata con scadenze brevissime (di uno o due anni al massimo) per la difficoltà di trovare un’intesa sulla sistemazione del parco stesso.

«Per quello che riguarda il crollo - afferma il sindaco - parleremo al più presto con la proprietà. Trattandosi di un intervento straordinario, penso che sia in capo alla proprietà. Il Comune si è sempre occupato soltanto della cura del verde e della custodia. In questo caso, l’intervento è straordinario». Detto questo, riconosce che da un po’ di tempo (anni, nrd.) le condizioni del parco sono tutt’altro che buone. Basta dare un’occhiata ai camminamenti per convincersi che è meglio farne a meno e camminare nel prato.

«Servono interventi massicci per cui, in Comune, abbiamo pronto un progetto del costo complessivo di 300 mila euro. Questa spesa, tuttavia, può essere affrontata solo a fronte di un impegno della proprietà a sottoscrivere una convenzione di lunga durata, almeno di vent’anni, così come è stato fatto per un’altra zona del territorio come il laghetto di San Rocco. Negli ultimi mesi - conclude Panzeri - abbiamo avuto incontri e avviato trattative. Fino ad oggi, anche per il gran numero di soggetti coinvolti, non siamo tuttavia ancora riusciti a giungere a un accordo. Esiste comunque l’intenzione di intervenire e sistemare tutto il parco per renderlo maggiormente fruibile, promuovendo una serie di interventi conservativi come quelli eseguiti in Villa Confalonieri ma solo nel momento in cui potremo contare su questa convenzione a lunga scadenza».

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