Danni alla chiesetta di Capiate. Si teme un’azione volutamente blasfema

La piccola croce che sorge sotto l’ulivo, vicino al portone di ingresso, strappata dal terreno e ripiantata capovolta, a totale spregio. La corona posizionata sul capo della Madonna dei Pellegrini rubata e un unico cero acceso. Dettagli preoccupanti che però fanno sospettare che quanto successo ai danni della piccola chiesa della Madonna di Fatima sia stata un’azione volutamente blasfema.

La piccola croce che sorge sotto l’ulivo, vicino al portone di ingresso, strappata dal terreno e ripiantata capovolta , a totale spregio. La corona posizionata sul capo della Madonna dei Pellegrini rubata e un unico cero, di quelli presenti sotto alla croce che spicca sopra all’altare, acceso. Dettagli preoccupanti che però fanno sospettare che quanto successo ai danni della piccola chiesa della Madonna di Fatima, non sia stata una semplice bravata, o opera di vandali. Potrebbe essere stata un’azione volutamente blasfema.

I fatti si sono verificati mercoledì scorso, nella piccola chiesa della frazione olginatese di Capiate, ma che fa riferimento alla parrocchia di Villa San Carlo di Valgreghentino, e che l’anno scorso è stata al centro dei festeggiamenti per i 50 anni della sua costruzione.

Il parroco di Valgreghentino, don Paolo Ventura contattato a riguardo ha affermato con piglio deciso di non voler rilasciare dichiarazioni a riguardo, sostenendo che la vicenda fosse chiusa. Ma anche se si è cercato di tenere il tutto sotto il massimo riserbo, la notizia ha preso a girare sollevando preoccupazione, proprio per la gravità dei fatti.

Tutto, come detto è successo nella giornata di mercoledì, ma la scoperta è stata fatta giovedì al momento di aprire la chiesetta. I collaboratori della parrocchia hanno subito notato che la croce posta sotto l’ulivo nel prato vicino all’ingresso principale era stata divelta. Nonostante fosse stata fissata con cemento nel terreno è stata sradicata e riconficcata a terra, capovolta.

La persona - potrebbero essere state anche più persone - è entrata nella chiesa, non si sa se forzando l’ingresso o agendo quando era ancora aperta ai fedeli e quindi in pieno giorno. Poi si è diretta all’altare e tra tutti le candele che si trovano sotto al crocifisso, ne ha spostata e accesa una, lasciandola accesa per tutta la notte. Per fortuna non si sono verificati danni.

Quindi ha staccato dal capo della statua della Madonna Pellegrina la corona e l’ha asportata. Anche in questo caso sono poche le informazioni a riguardo, per capire se la corona rubata fosse preziosa o in ottone come sostengono alcuni residenti. Pare non risulti siano state toccate offerte né le ostie per la comunione, ma il condizionale è d’obbligo.

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