Tacchinardi: «Risultato giusto»
Di Nunno: «Che forte l’attacco»

I commenti dopo il pareggio del Lecco nella gara d’apertura del campionato di serie C a Verona contro la Virtus.

«Abbiamo un attacco forte - esclama il patron Paolo Di Nunno -. E volevo dirvelo. Ho già litigato con i miei figli perché non volevano che venissi in sala stampa. Ma perché non ci devo andare? Sono qui per fare i complimenti…».

Entra mister Alessio Tacchinardi e comincia il siparietto con il patron. Che però poi lascia spazio al suo allenatore e lo lascia commentare. Il primo commento è su una partita che il Lecco ha rischiato di sprecare dopo averla avuta in mano almeno per tutto il primo tempo. Poi si è fatto irretire e ha rischiato anche di perderla.

«Il risultato è giusto - taglia corto Tacchinardi -. Un Lecco a sprazzi, anche perché settimana scorsa, per questa coincidenza di calendario, non abbiamo disputato una partita di livello alto contro una squadra di serie C. E infatti loro sembravano più brillanti, con più ritmo partita nelle gambe, ma sul lungo, e dico al 70’, non ne avevano più. Per cui alla fine abbiamo rischiato di vincere. Una partita tutta da vivere».

Ma perché non è entrato in campo con quel 4-4-2 finale che sembrava convincente, con tutti i giocatori al loro posto? «Avevo paura - spiega il tecnico del Lecco - di mettere troppa intensità all’inizio e poi non averne di più alla fine. Abbiamo cambiato qualcosa nel secondo tempo e loro hanno chiuso molto il campo. Mi piacciono molto, però, quelli come Eusepi, Girelli, Rossi, Scapuzzi che entrano carichi e sono dentro la partita anche se non giocano dall’inizio. Tutti devono dare il loro contributo. Cercherò di far sentire tutti importanti perché lo sono». E ribadisce: «Avevo paura di rischiare Eusepi dall’inizio. Non giocava da maggio. Dietro loro però hanno ballato tantissimo nel primo tempo ed Eusepi ci avrebbe dato imprevedibilità. Per questo ho aspettato forse troppo nel metterlo, ma non me ne pento. E ora c’è da preparare una partita molto difficile e da vincere (contro la Pergolettese, ndr)».

Un Lecco che farà molto male agli avversari? Questa è l’impressione. Però gli esperimenti sono stati forse troppi. Zambataro mezz’ala, per esempio: «Io penso che Zambataro sia un giocatore totale - puntualizza Tacchinardi - . Abbiamo comprato un giocatore come Ilari che ci deve dare inserimenti senza palla, gol senza palla, ma oggi non l’avevamo a disposizione. Ecco perché ho fatto la doppia scelta Lakti-Zambataro. Con Lakti in mediana, Zambataro poteva attaccare lo spazio e la palla. Non volevo la mezz’ala di contenimento, insomma, ma poi, è vero, abbiamo fatto un 4-4-2 molto lineare e efficace nella ripresa, nel finale, che è andato bene. Dobbiamo però combinare qualcosa di più davanti perché nel primo tempo avremmo potuto fare male e fare meglio. Anche se recuperare una situazione del genere non era facile».

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