Striscioni veri e finti, non c’è ancora pace

Gli ultrà del Lecco insorgono contro il messaggio sospetto. Nell’occhio del ciclone le sparate prima dell’iscrizione.

Mercoledì sera (ufficializzazione alle 21.45, orario abbastanza insolito) è stato confermato l’ingresso nello staff tecnico delle giovanili Beppe Sala, figura di riferimento da tanti anni sul territorio lecchese: sarà il nuovo responsabile scouting dell’attività di base.

Per chi non lo conoscesse Sala è stato per 23 anni all’Olginatese e poi, dalla scorsa stagione, era passato alla Casatese del patron Gianni Sassella. Le implicazioni del cambio di casacca? È un semplice “trasferimento”, o dietro c’è qualche rapporto tra i Di Nunno e Sassella stesso che, non è un mistero, per qualche settimana era parso interessato alla Calcio Lecco? Insomma, l’arrivo di Sala, tra l’altro per un settore strategico come quello dei giovani, potrebbe lanciare messaggi ulteriori.

Il messaggio

Sta di fatto che la società, dopo la presentazione, sta un po’ leccandosi le ferite. Non è certo passato il concetto di puntare a una salvezza tranquilla, a un mercato “importante”, e alla prosecuzione di una storia che, “sparate” a parte, è stata finora molto positiva.

Ieri è rimasto affisso per qualche tempo uno striscione targato “Veterani”, che ha soppiantato il manifesto ritenuto “finto” dalla curva: quello dei fantomatici “Affezionati tifosi”, che lodava Paolo Leonardo Di Nunno e i suoi collaboratori. A meno che gli “affezionati tifosi” non escano allo scoperto (ma anche lo facessero bisognerebbe chiedere loro se sono mai venuti allo stadio), resterà uno striscione “sospetto”. Fatto sta che, invece, lo striscione dei Veterani era sicuramente vero e recitava: «Siete falsi come il vostro striscione». Tanto per ribadire che i (veri) tifosi non hanno apprezzato le pantomime della presentazione ufficiale.

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