Pinzauti, il bomber promette battaglia

Sette reti in regular season, la squadra punta su di lui per i gol decisivi nella fase a playoff. «Ho tanta voglia di giocare e far vedere quello che siamo. La stagione? Ho aiutato la squadra, il bello arriva ora»

È lui il bomber del Lecco 2022/23 con sette reti all’attivo. È Lorenzo Pinzauti, classe 1994, attaccante di Fiesole e bluceleste di adozione. Proprio su di lui si appuntano le maggiori speranze del Lecco di rompere la sterilità offensiva che lo attanaglia da qualche settimana, in campionato.

Le parole

Lui promette battaglia, anche perché ha recuperato appieno le forze: «Sto bene – ammette il bomber toscano -. Ci stiamo allenando in vista dei playoff e per ora va tutto come previsto. Un po’ di tensione c’è perché il rinvio non ci voleva. Sempre meglio iniziare prima. Quando si dilatano così tanto i tempi, è sempre un problema per tutti. Ma abbiamo sfruttato il tempo per recuperare. Io ho avuto un po’ di flessione per stanchezza, avendo giocato quasi sempre, nel finale. Però ultimamente stavo bene e ora sto davvero meglio. Abbiamo preso anche dei giorni di pausa cercando di ricaricare le pile. E dunque penso che, ora come ora, si stia tutti bene. Manca solo il ritmo partita…».

Bravi i ragazzi della Primavera, nella partitella in famiglia, ma i ritmi non sono quelli del campionato: «Sì i ragazzi sono stati bravi. Poi abbiamo fatto anche delle partite tra di noi, undici contro undici, a tutto campo. C’è però grande voglia di ricominciare e di dimostrare quanto valiamo».

La prima gara in trasferta è un vantaggio o, visto il ruolino di marcia fuori dalle mura amiche, un pesante handicap? «La regola è questa e le partite sono due – taglia corto Pinzauti -. Prima o dopo in trasferta si deve giocare. Di sicuro avremo più vantaggi nella seconda partita, in casa, ma bisogna comunque farle entrambe al meglio». C’è però qualche squadra da evitare per il primo turno dei playoff nazionali? «Nel primo turno non lo so. So che, avendole viste giocare, Crotone e Cesena sono grandi squadre. Partono il turno dopo il nostro, essendo arrivate seconde. Il Pordenone pure, ma almeno lo conosciamo. Le altre due no, e c’è da stare attenti. Ma ci porremo il problema soltanto al secondo turno. Speriamo».

I timori

Timori? Pinzauti non ne ha di certo: «Ho solo una grande voglia di giocarli e di far vedere che se siamo arrivati secondi a pari merito, ci siamo e non vogliamo farceli scappare. Io li ho già giocati in quattro stagioni: due a Pontedera, una a Novara e una a Teramo. Massimo risultato è stata la semifinale fatta contro la Reggiana quando io militavo nel Novara. Ma la Reggiana poi vinse lei. Erano partite secche e giocammo al Mapei Stadium perché loro erano in vantaggio e noi avremmo dovuto vincere per forza».

Il bilancio

Comunque sia, per Pinzauti è stata la stagione del rilancio. Una stagione bluceleste davvero molto buona: «Mi sento di aver fatto una buona stagione e di aver aiutato tanto la squadra. Il bello però arriva ora. Bisogna fare bene ancora per coronare l’annata sportiva. Il mio miglior campionato? A livello realizzativo a Pontedera, perché feci 10 gol. Ma questa è tra le migliori, sicuramente».

Anche perché il modo di giocare tutto sacrificio e dedizione di Pinzauti, piace molto ai tifosi del Lecco: «Sento molto il calore dei tifosi. Spero di ripagarli tutte le volte che scendo in campo. Me la sento questa responsabilità addosso, quella di piacere ai tifosi del Lecco. Non li voglio deludere. E così penso sia entrato nel cuore dei tifosi anche Buso, insieme agli altri. Con lui ho giocato di più e l’affinità si trova solamente giocando insieme. Dopo tante partite è chiaro che riesci a capire i movimenti dell’altro quasi a memoria. E poi siamo una buona coppia».

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