Ora c’è il Cesena. E torna l’ipotesi
dei calci di rigore

Romagnoli secondi in regular season. In caso di pareggio si va ai supplementari

Lecco in semifinale contro il Cesena. Nessuna delle due è testa di serie. Così passerà il turno chi, fra le due gare (andata e ritorno) avrà segnato anche un solo gol più dell’avversaria (non c’è più la regola del gol che vale doppio, se segnato in trasferta). In caso di parità di reti tra andata e ritorno, supplementari ed eventualmente i calci di rigore.

Quanto al Cesena, la città romagnola (95.656 abitanti; circa il doppio di Lecco) è capoluogo della provincia di Forlì-Cesena (390mila abitanti, 90mila più di quella lecchese).

Proprio la città di Cesena e i suoi comuni limitrofi sono stati fra i più colpiti della recente alluvione che ha inondato il territorio della Romagna. Tanto che gli ultras locali – da sempre colorati e numerosissimi (anche in trasferta) – hanno deciso di rinunciare alla gara di Vicenza (andata dei quarti di finale poi superati, a danno dei biancorossi; con due 0-0) per – letteralmente – aiutare i propri concittadini a spalare il fango.

Per capire la dimensione del seguito di tifosi bianconeri (simbolo: il cavalluccio marino) basti pensare che, malgrado l’assenza di centinaia di tifosi della curva, a Vicenza poi c’erano quasi 500 supporters romagnoli.

E veniamo ai numeri: il Cesena gioca nel “piccolo San Siro”, l’Orogel-Dino Manuzzi Stadium (circa 20.198 posti a sedere) che quest’anno ha già accolto oltre 17mila paganti nella gara interna contro la Reggiana (8.973 spettatori di media-gara in campionato), mentre erano 13.011 i paganti del ritorno del quarto di finale col Vicenza. Ma contro il Lecco, l’8 giugno, facile siano molti di più. Ampio il settore ospiti (circa 3000 posti disponibili).

Al Rigamonti-Ceppi (andata domenica 4 giugno alle 20.30), passata l’emergenza alluvione, è molto probabile che si arrivi a una “sud-ospiti” esaurita (900 posti). Della squadra (fortissima, seconda nella regular season del girone B a un soffio dalla neopromossa Reggiana) ci sarà tempo di parlare. Ora, basti solo dire che il suo allenatore, Domenico Toscano(classe 1971), è considerato uno specialista in promozioni dalla terza serie alla B (sono tre: con Ternana, Novara e Reggina; sempre da primo classificato).

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