“One for all stadium”, la proposta
di riqualificazione funzionale e urbanistica dello stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco

Il progetto, i cui costi non sono stati ancora quantificati, prevede un centro fisioterapico a laboratori per diagnosi medica, dalla spa alle palestre, ma anche servizi di virtual training e e-games, volumi commerciali e per la ristorazione e l’accoglienza. I lavori prevedono l’ulteriore incremento della capienza fino a 10mila posti a sedere nello stadio, la ricostruzione modulare e progressiva delle curve nord e sud e dei distinti e la copertura integrale

Si chiama “One for all stadium” il progetto di riqualificazione funzionale ed urbanistica dello stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco. Un progetto che si articola in due fasi. La prima già messa in pratica a partire dall’estate 2023 per adeguare la struttura ai requisiti FIGC per partecipare al campionato di calcio di serie B: un nuovo impianto di illuminazione, ampliamento delle curve, posa di 5.500 seggiolini certificati messa a norma della sicurezza con tornelli elettronici, ampliamento degli spogliatoi.

La seconda fase del progetto è stata invece presentata alla cittadinanza questa mattina alla Canottieri di Lecco. A fare gli onori di casa il presidente Canottieri Lecco Marco Cariboni. Ad illustrare gli interventi proposti, invece, l’architetto Giulio Ceppi, ideatore del progetto insieme all’architetto Marco Pozzi e agli ingegneri Luigi Ripamonti e Maurizio Faravelli.

Si tratta di una proposta volta ad aprire lo stadio al contesto urbano, grazie all’allestimento di spazi di servizio alla persona e al benessere. Da un centro fisioterapico a laboratori per diagnosi medica, dalla spa alle palestre, ma anche servizi di virtual training e e-games, volumi commerciali e per la ristorazione e l’accoglienza. I lavori previsti prevedono l’ulteriore incremento della capienza fino a 10mila posti a sedere nello stadio, la ricostruzione modulare e progressiva delle curve nord e sud e dei distinti, la copertura integrale dello stadio, migliorandone comfort e acustica, la presenza di circa 6.000 mq di pannellature fotovoltaiche e la creazione di 600 posti auto interrati. La struttura verrebbe anche attrezzata per eventi extra-calcistici come concerti, spettacoli, rassegne cinematografiche e altre manifestazioni sportive. Non mancano spazi verdi esterni per una migliore integrazione con il quartiere ed il contesto cittadino. Insomma, uno stadio «in osmosi con la città» ha spiegato Ceppi.

«Penso che questo stadio meriti una ricucitura con il resto della città – afferma l’architetto Ceppi -. Sia in termini di servizi per la città, sia aprendo il terreno di gioco, ovviamente adeguatamente protetto, ad altre attività sportive o ricreative. E’ uno spazio bellissimo con una sua storia e una priorità, quella del calcio che verrà pure potenziata, ma che deve essere anche aperto ad altro per essere economicamente più sostenibile».

Il costo del progetto non è ancora quantificato. «Si tratta per ora di una proposta, della voglia di cominciare a parlare con la città, le istituzioni, gli imprenditori» spiega Ceppi. Una fase ancora embrionale dunque che si svilupperà anche in base al futuro del Lecco e attraverso interlocuzioni con diversi soggetti, a partire dal Comune, proprietario della struttura.

Intanto, alla presentazione del progetto ha preso parte l’assessore allo Sviluppo Urbano del Comune di Lecco Giuseppe Rusconi che ha accolto con piacere la proposta. «Abbiamo questo gioiello, dobbiamo coalizzarci tutti per cercare una soluzione che lo valorizzi -. Ha detto Rusconi -. Oggi abbiamo ascoltato delle idee ed è importante discuterne tutti insieme e unire le risorse per raggiungere l’obiettivo di avere uno stadio che sia fruibile non solo cinque ore ogni 15 giorni. Abbiamo anche la variabile del Pgt che in questo senso ci può dare una mano».

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