Lepore: «Lecco, non devi avere ansie. Il gruppo c’è e la mentalità è giusta»

L’esperto giocatore bluceleste ha già disputato alcuni playoff, anche per salire in A. «Ce li siamo proprio meritati e dunque dobbiamo credere di poter fare qualcosa di importante»

C’è chi ha giocato e vinto tanto. C’è chi non è mai retrocesso sul campo. C’è chi a 37 anni (38 il prossimo 16 agosto), vuole vincere ancora. Francesco “Checco” Lepore è uno di questi. Un difensore e centrocampista bluceleste che sa cosa si prova a trionfare sul campo con la propria squadra. Soprattutto da primo della classe. Gli manca ancora un playoff vinto, per cui questa potrebbe essere una delle ultime occasioni: «Io ho disputato tre volte i playoff con il Lecce e con il Varese e con quest’ultimo ho perso la finale con la Sampdoria che ci avrebbe portati in Serie A. Ma ho sempre vinto in campionato come primo: sono stato promosso da primo della classe cinque volte. Due con il Varese (dalla D alla C e dalla C2 alla C1), due con il Lecce (dalla C alla B e dalla B alla A), una con il Monza (dalla C alla B)…».

«Restare compatti»

Insomma, un Lepore che può, e deve, trasmettere la carica giusta ai propri compagni. Una carriera da vincente per trasformare in vincente anche lo spogliatoio bluceleste. Tra l’altro Lepore sa solo vincere. «Non sono mai retrocesso, questo sì. Cosa si deve fare per vincere? Essere mentalmente sereni e liberi è la prima cosa. Senza avere ansie di dover riuscire a tutti i costi. Vivere partita dopo partita, preparandosi bene come stiamo facendo in queste settimane. Ed essere molto compatti tra di noi, tra chi gioca più e chi meno. Siamo un gruppo forte e coeso che sa vivere il momento. I playoff ti chiedono il massimo in ogni partita. Non puoi mollare».

Ma il Lecco non teme il fatto che in trasferta abbia sempre fatto fatica in campionato? Per Lepore non c’è questo rischio. «Aver faticato in trasferta ci è servito nel finale di torneo e ci servirà da lezione per non ripetere più gli errori fatti durante il percorso compiuto. Siamo più maturi, ora».

«Quelle occasioni perse...»

Piccolo problema, trascinato fino all’ultima giornata, è la sterilità offensiva delle ultime giornate: «Sicuramente c’è stata un po’ di stanchezza, qualche acciacco, qualche infortunio. Abbiamo giocato con caviglie fasciate, spalle quasi rotte, e nessuno si è lamentato, ma tutti hanno tirato la carretta - specifica Lepore -. Ma ci stiamo preparando proprio per riabituarci a creare tanto a livello offensivo. Ci stiamo lavorando e arriveremo pronti a prescindere dagli attaccanti, come manovra di squadra intendo».

Ma c’è ancora rammarico per le occasioni perse in campionato? Il bluceleste non sa cosa pensare. Anzi sì; la rabbia deve essere trasformata in vittorie: «Personalmente quando è finito il campionato, al triplice fischio dell’arbitro, ci ho pensato: abbiamo perso delle occasioni. Anche perché non ho visto tutto questo divario tra noi e le squadre che ci sono arrivate davanti. Né Feralpi né Pordenone, insomma. Qualcosina in più poteva capitare e arrivarci. È per questo che dobbiamo giocare bene questi playoff. Non è finita qui…».

Probabilmente il Lecco ha giocato gli ultimi due playoff di serie C mentalmente scarico. Oggi non corre questo pericolo: «Il passato non conta più - afferma Lepore -. Bisogna prepararsi come stiamo facendo: con la giusta mentalità. Perché ce li siamo meritati. Dobbiamo credere di poter fare qualcosa di importante».

Contano gli esperti? O i giovani? Per Lepore non ci sono molti dubbi: «Chi ha giocato tanti campionati e tanti playoff, ben venga. Ma conta solo il gruppo, giocare l’uno per l’altro fino alla fine. Serviamo tutti, ma proprio tutti, nei playoff».

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