Lecco, dove tutti sono al servizio di tutti. L’importanza degli “uomini-sponda”

Nella formazione bluceleste sono 13 quelli che hanno fornito i passaggi vincenti. Nella classifica interna dei migliori assist-man al comando Giudici e Zambataro con 5 ciascuno.

D’accordo: c’è chi ha il ruolo fondamentale di segnare, ma la poliedricità e la natura tattica di una squadra si giudicano anche (e soprattutto) da “chi” e “in quanti” riescono a emergere in zona-assist. Chi, insomma, ha la maggiore frequenza nel fornire il passaggio vincente; e quanto questo ruolo è diffuso nella rosa di giocatori utilizzati.

È opinione di qualsiasi “tattico” professionista che studiare di un avversaria quella classifica - interna ai componenti del roster - indichi con buona approssimazione dove (e come) si sviluppano la maggior parte delle sue manovre in costruzione.

I due esterni di mediana

Nel Lecco segnano in tanti (lo si ricordi: 15 componenti della rosa; e ben tre capocannonieri a quota 6 reti: Buso, Pinzauti, Ilari) e - relativamente - pure in tanti forniscono passaggi vincenti: 13.

Lo si scopre osservando la contabilità degli assist di squadra nelle 28 gare sin qui disputate. Comandano il capitano Giudici e Zambataro con 5 assist ciascuno, seguiti da Buso (4), Lepore (3); poi Mangni, Rossi (ora al San Donato Tavernelle), Zuccon e Lakti con 2; Battistini, Girelli, Maldonado ora alla Turris, Eusepi e Pinzauti (1).

Bene, chi conosce le parabole tecnico-tattiche (e le attitudini) di ciascuno dei blucelesti di Foschi non può non notare che sono proprio i due esterni abituali della mediana “a 5” (nel 3-5-2, ormai “calcificato”, del tecnico di Albano Laziale) a essere in cima a questa classifica, fornendo da soli 10 dei 27 assist “certificati” (il 37%).

Circostanza che evidenzia l’importanza dei due singoli (intercambiabili fra destra e sinistra) nella manovra offensiva del Lecco. Ma c’è anche un altro dato “aggregato” che dice molto: se si sommano i 10 assist di cui sopra ai 3 di Lepore, ai 2 dell’ormai ex Rossi, si arriva a ben 15 assist su 27 (oltre il 55%) prodotta da esterni centrocampo.

Una percentuale che conferma la sensazione che ha (chiunque sia minimamente esperto di calcio) la prima volta che vede giocare il Lecco quest’anno: quella bluceleste è una squadra che sviluppa la propria costruzione di gioco essenzialmente dalle fasce, come peraltro prevede - da manuale - il modulo tattico adottato. I corridoi offensivi della nostra squadra cittadina, insomma, si alimentano sugli esterni, deputando alla zona interna della mediana il compito di prima impostazione e “rottura” del gioco avversario (6 soli assist arrivano, appunto, dalle mezzali Zuccon, Lakti, Girelli e Maldonado).

L’assenza di Galli e Ilari

Peraltro nella graduatoria, stupisce l’assenza di due perni della squadra: il rinato Giorgio Galli (“mente” della squadra) e Carlo Ilari (la vera sorpresa in fase realizzativa).

Dal dato aggregato gol+assist poi emerge nitida la quota 10 (6 gol+4 passaggi vincenti) di Nicolò Buso, che precede proprio il suo capitano Giudici (3+5). Pregevole, ma anche carico di rammarico, il “3” raggiunto da Eusepi (2 reti e 1 assist) maturato in sole 7 gare prima della squalifica (543’ in campo).

Un dato che, valutato in proiezione (28 partite), avrebbe potuto portare l’attaccante al vertice di questa particolare graduatoria. Ma, al netto dei rimpianti, due sensazioni sin qui maturate, diventano certezze coi dati: i pericoli dal Lecco arrivano dalle fasce e Buso rimane l’uomo (più) decisivo di questo Lecco. Peccato che contro l’Arzignano probabilmente non ci sarà...

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