Lassù in vetta che brividi. Godiamocela
almeno per ora.

A sorpresa, il Lecco è capolista in serie C. Le ragioni del “fenomeno”.

Lecco primo in classifica? Ma davvero? Non capitava dall’ottobre del 2020 ( secondo anno di C di Di Nunno), da dopo il derby vinto al Sinigaglia per 3-0. Ma allora il torneo era appena iniziato, in panchina c’era D’Agostino e il Lecco poi fece bene ma non benissimo. Per intenderci.

La scorsa stagione per raccogliere 20 punti il Lecco era dovuto arrivare alla 17a partita di andata. Ora dopo 10 gare è primo. Con 20 punti, per l’appunto. Cos’è cambiato? In teoria ha perso ottimi giocatori come Masini, Kraja, Ganz, Pissardo, per non parlare di Iocolano che andrà via poco dopo quella vittoria di Piacenza per 1-0 che era stata anche la prima di De Paola allenatore dopo il cambio con Zironelli.

Insomma, cos’è successo? Probabilmente, una cosa molto semplice: il Lecco sta trovando la sua dimensione in serie C fondandosi su un gruppo (Celjak, Battistini, Enrici, Giudici, Zambataro, Galli, Buso), che sta trascinando tutti gli altri. Dentro e fuori il campo. Perché il gioco tutto compattezza e ripartenze, con sprazzi di ottimo gioco, è figlio di un gruppo che si conosce e che vuole farsi conoscere. Un gruppo che sta predicando sacrificio e umiltà senza mai perdere di vista la concretezza.

Per questo il primo posto fa notizia, sì, ma in fondo è una logica conseguenza di una gestione oculata di uomini e mezzi. Certo, da qui a dire che il primo posto sia una realtà consolidata, ce ne corre. Restiamo convinti che la rosa sia ancora “corta” e che ci siano giocatori insostituibili.

Se il Lecco sarà fortunato nell’averli sempre a disposizione, potrà sognare una buona posizione finale. Altrimenti dovrà continuare a lottare fino alla fine. Ma una cosa è certa: è bello essere lassù. Foss’anche per una sola domenica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA