Ilari: «Ci serve un ultimo sforzo. Anche se ora siamo meno brillanti»

Le riflessioni sul momento del Lecco da parte del centrocampista offensivo. «Il 3-4-3? Con il 3-5-2 ci siamo trovati meglio, ma i giudizi tattici non spettano certo a me»

Carlo Ilari è mancato per infortunio o per squalifica in momenti delicati di questo torneo. Non certo per sua scelta. E ora, che si avvicina la resa dei conti, è pronto a scendere in campo per tentare un ultimo, decisivo, rush finale. Anche se la Serie B diretta diventa sempre più difficile, se non impossibile, da raggiungere.

Il centrocampista offensivo bluceleste, ex Cesena, osserva: «Sicuramente a questo punto è diventato molto difficile arrivare primi. Ma l’obiettivo è ottenere più punti possibili in queste ultime quattro gare. Dobbiamo fare un ultimo sforzo per arrivare più in alto possibile. Chiaro che è diventato molto complicato, ne siamo consapevoli, centrare l’obiettivo serie B in campionato, direttamente. Ma perché non provarci fino alla fine?».

«Squadra dalla forte stabilità»

Molto dipenderà dallo stato di salute psico-fisico della squadra. A proposito. Cosa si sono detti i giocatori di mister Foschi dopo la gara di domenica scorsa pareggiata contro la Triestina?

«Stiamo cercando di fare quel che abbiamo fatto sempre: analizzare le partite con equilibrio. Ci manca sempre l’episodio che ci possa fare svoltare la gara. In altri periodi abbiamo sfruttato in maniera cinica le occasioni che siamo riusciti a creare. In questo periodo, forse per una condizione di minor brillantezza, non ci riusciamo. Ma non perdere quando non riesci a segnare, vuol dire che la squadra ha una stabilità forte e riesce a sopperire alla sterilità offensiva. E poi attenzione: abbiamo affrontato squadre che avevano sempre tanto da giocarsi. Giocare con le prime due e con le ultime due della classe, vuol dire avere tanto da perdere…».

«I playoff? Niente calcoli»

Meglio risparmiare le forze e pensare ai playoff o andare a tutta e vedere quel che succede? «Fare calcoli non giova. Nel senso che, sia personalmente che a livello di squadra, pensiamo di affrontare le ultime quattro partite per vincerle. Poi quando saremo alla fine del torneo, anche in base alla posizione che sapremo raggiungere, magari saltando qualche turno playoff, faremo i calcoli che servono».

Domenica si è visto uscire dal campo piangente il giovane Tordini che non aveva colpe specifiche. Era stato provato il 3-4-3 che, però, non si è rivelato sostenibile senza un centrocampo più dinamico. Ma è uno schema davvero impossibile da mettere in campo? «Per me un po’ cambia, però abbiamo sofferto sui calci piazzati più che su situazioni di gioco. Il mister ha voluto provare e per me Tordini è stato penalizzato dal non essere servito sui piedi. Poi, certo, con il 3-5-2 ci siamo ritrovati meglio. Ma i giudizi tattici non spettano certo al sottoscritto...».

Il Renate contro il Lecco tira fuori le zanne. Come la mettiamo per la sfida di lunedì? «Sicuramente noi vogliamo toglierci di dosso l’incapacità di segnare delle ultime partite. Ma soprattutto vogliamo tornare a vincere, non solo a segnare. Vogliamo arrivare ai playoff in crescendo».

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