«Il Lecco ha un’ottima tenuta atletica»

Le considerazioni del preparatore bluceleste Diego Scirea, nipote dell’indimenticato Gaetano. «Ho un ricordo meraviglioso di mio zio: è stato ed è un punto di riferimento e un esempio per me e la mia famiglia».

Il Lecco ha pareggiato sabato a Zanica non solo per l’eurogol di Giorgio Galli. Ma anche perché aveva più “benzina” nel motore. Grazie alla preparazione atletica curata da Diego Scirea, 44 anni, di Nova Milanese, che ha il calcio nel sangue. Scirea, infatti, è nipote del grande Gaetano, suo zio, il campione del mondo e della Juventus scomparso ormai nel 1989 quando Diego era appena undicenne. «Ho un ricordo meraviglioso di zio Gaetano - confessa il preparatore atletico bluceleste -, andavo sempre con mio fratello e mio papà a trovarlo quando era in ritiro, prima che giocasse a San Siro o a Bergamo. È stato ed è un punto di riferimento e un esempio per me e la mia famiglia. Oggi ho un bellissimo rapporto con Riccardo, suo figlio che lavora alla Juventus da moltissimi anni come responsabile del “match analysis”».

La carriera

Insomma, il calcio nel sangue come dicevamo. Figlio del fratello di Gaetano Scirea, Paolo, che ha giocato in età giovanile a Cernusco, Cinisello (la città di Diego che ora vive a Nova), poi richiesto da società professionistiche, ma poi ha scelto altre strade. «Io invece - spiega Diego - ho fatto Scienze Motorie con l’idea di allenare nel settore giovanile. Ma poi il Monza nel 1999-2000 mi fece preparare la Primavera e da allora non ho più smesso. Galeotto fu Angelo Massola, uno dei più grandi allenatori tra i giovani. E poi arrivò anche Pierluigi Casiraghi, il bomber della Juve, che da allenatore mi fece continuare la mia avventura».

Poi Tritium per cinque anni dal 2007 al 2013 (con due promozioni una dalla D alla C2 e una dalla C2 alla C1 con mister Vecchi), Renate per tre anni dal 2013 al 2016 con mister Boldini, quindi alla Pro Patria per quattro anni con mister Bonazzi (ex Lecco) e Javorcic. Infine Giana Erminio per una stagione, quella del Covid, con Massimo Sala e Le Noci. Un preparatore molto esperto che sta ottenendo già risultati lusinghieri che servono proprio ora, alla vigilia di Lecco-Juventus Next Generation di Coppa Italia (domani alle 18), visto che poi si giocherà domenica contro il Sangiuliano alle 14,30.

«I ragazzi - spiega il “prof” - hanno fatto un ottima preparazione precampionato. Avere tante gare precampionato da gestire è stata una cosa nuova per me e la cosa interessante è che tutta la squadra è arrivata al campionato senza infortuni e senza perdere sedute di allenamento significative».

Intanto un suo “protetto” ha stupito tutti e ha segnato il gol del pari a Zanica: «Ho conosciuto Giorgio Galli all’inizio del periodo di ritiro. Lui ha fatto un grandissimo lavoro estivo, con grande dedizione perché allenarsi da solo non è mai facile. Niente succede per caso: la sua bella prova di sabato è stata frutto della sua voglia e della sua determinazione. Ora si tratta solo di aumentare il suo minutaggio. Penso che nel giro di un mese lui possa essere considerato un giocatore disponibile anche nei tre giorni. È solo questione di condizione legata alla partita. Per il resto lui è allo stesso livello degli altri».

«Ora un’intensità ancor maggiore»

In vista di Coppa e campionato il Lecco sembra avvantaggiato: «Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista aerobico e abbiamo un’ottima tenuta. I dati Gps che abbiamo a disposizione dicono che i secondi tempi sono in linea con i primi tempi, se non superiori. Ora dobbiamo trovare un’intensità ancora maggiore».

«Siamo una squadra ben assortita - conclude -: abbiamo i giocatori strutturati, ma anche quelli di strappo, con cambi di passo importanti. Non faccio nomi, perché sarebbe ingeneroso. Ma Giorgio Galli, visto che ne stavamo parlando, dal punto di vista strutturale e fisico potrebbe stare in categoria superiore».

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