Girelli e quei gol pesanti: la miglior stagione dell’astro nascente

L’arrivo di Foschi ha cambiato le gerarchie in mezzo al campo del Lecco. E il talento risponde.

Per Stefano Girelli, giovane centrocampista bluceleste classe 2001, dopo l’exploit di Trieste (gol decisivo), un’altra ottima prestazione contro il Renate. Questa volta gli è mancato solo il gol. D’altronde i due segnati in bluceleste, entrambi molto importanti, sono i primi e gli unici della finora breve carriera di Girelli.

L’ultimo match

«Devo dire la verità: contro il Renate ero un po’ stanco. Venivo da un weekend a Trieste in cui ho avuto anche la febbre ed ero un po’ debilitato, ma la partita è stata comunque positiva. Molto dispendiosa sul piano delle energie, però. Loro attaccavano in massa e non è stato facile resistere. Ma tutte le volte che ripartivamo avevamo la possibilità di andare in porta, per cui secondo me abbiamo comunque meritato la vittoria».

Dove può arrivare il Lecco? Oramai non è più una sorpresa. Anche se è meglio andarci piano con i sogni di gloria: «Non ne stiamo parlando in maniera chiara – ammette il giovane centrale di centrocampo -. Siamo lì davanti e dobbiamo cercare di lottare per restarci il più possibile: abbiamo dimostrato di poterci stare. E quando sarà il momento, ovvero molto più avanti, ci porremo gli obiettivi finali e concreti. Ora bisogna giocare partita dopo partita».

I due allenatori

A livello individuale Girelli sta disputando la sua miglior stagione: «Sono soddisfatto di questa prima parte di torneo. Mi sono trovato subito bene a Lecco sia con il gruppo che con la società. La città mi è piaciuta da subito. All’inizio sono stato in difficoltà, ma con il cambio di allenatore sto facendo bene, penso. Ho parlato con mister Tacchinardi prima di venire qui perché lo avevo avuto come secondo allenatore, nel finale della scorsa stagione: quando ho saputo che sarebbe arrivato a Lecco, ho considerato anch’io convintamente di scegliere il bluceleste. Certo, all’inizio non è andata bene anche perché non ho avuto tante occasioni per mettermi in mostra. Mai come titolare, almeno».

Con Foschi è cambiato il vento: «Sì con lui c’è sempre una sana competizione tra tutti noi, visto che siamo tutti allo stesso livello. Il posto assicurato non ce l’ha nessuno. E io sono quasi sempre stato coinvolto nel suo progetto per cui sono molto contento»

Ora il Lecco, però, va allo Speroni di Busto Arsizio dove non ha mai vinto negli ultimi vent’anni. E la Pro Patria è stata anche la squadra che la scorsa stagione ha sbattuto fuori il Lecco dai play-off in malo modo, al Rigamonti-Ceppi.

«È una partita difficile, lo sappiamo – ammette il “Giro” guardando a domenica - . Anche loro stanno andando forte. Ma questa gara la stiamo preparando bene già da giovedì mattina. Per cui sono speranzoso e fiducioso. So che il mister e il presidente ci tengono molto, per cui sappiamo di dover fare risultato e non fare come quando eravamo in alto e abbiamo perso due gare consecutive. Dobbiamo trovare costanza, continuità e fare punti anche domenica. Non conosco nessuno della Pro Patria, ma so che è molto forte».

E la Cremonese che detiene il cartellino di Girelli, cosa dice del suo “pupillo”? «Li sto sentendo e sono contenti del percorso che sto facendo a Lecco - conclude -. Li ho sentiti qualche settimana fa, visto che sono venuti a vedermi contro la Feralpi Salò. Quando sarà il momento vedremo la mia situazione. Ma ora penso solamente al Lecco».

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