Gentile: «Un bel voto a squadra, mister e società»

L’ex ds bluceleste analizza la stagione del Lecco promuovendola su tutti i fronti. «Ha mantenuto tutte le promesse ed è andata oltre. Paga forse qualcosa a livello di personalità e di singoli»

Il Lecco ha “mollato”? Per Carmine “Mimmo” Gentile, scout della Sampdoria ed ex direttore sportivo del Lecco, i blucelesti hanno semplicemente fatto tutto il loro dovere. E sono stati sfortunati, nell’ultimo periodo, tra infortuni e squalifiche. «Lo so - commenta -. Succede in un campionato così equilibrato che non si riesca a vincere per più partite. C’erano due-tre squadre che avrebbero dovuto ammazzare il campionato e sono tutte dietro al Lecco. Purtroppo l’ultima gara che ho visto è stata quella contro la Feralpisalò. Il Lecco ha sbagliato due occasioni clamorose (con Ilari, ndr), ma se fosse andato in vantaggio, avrebbe messo ko la Feralpi che secondo me vincerà il torneo. Probabilmente paga qualcosa a livello di personalità e di singoli. Ma chi può dirlo? È un campionato molto particolare. Ora la favorita è la squadra bresciana che ha una difesa molto solida, una delle migliori del panorama calcistico italiano, ma il Lecco non ha colpe».

«Un bel fortino in casa»

Sarebbe il secondo anno che succede. La miglior difesa non solo del girone A va in serie B. Alla faccia della spettacolarità del calcio: «Il fatto che le migliori difese abbiano spesso vinto un campionato non è un caso - taglia corto Gentile -. Zeman ha fatto moltissimi gol, in carriera, ma vinto poco. E Capello conquistò lo scudetto al Milan vincendo 1-0 molte partite. Non vuol dire giocare sempre in difesa. Ma non perdere aiuta la vita serena in società, a resistere agli attacchi dei tifosi, dei giornalisti, e degli avversari… Se vinci 2-0 e la volta dopo perdi 4-0, sei punto e a capo. E la difesa, anche se il calcio è cambiato dai miei tempi, è sempre importantissima. Io fui il primo a marcare Zico quando ero libero del Genoa, nel campionato 1983-84. Era la prima di Zico nel campionato italiano e perdemmo 5- 0 con due gol suoi… Era l’Udinese di Virdis. Io andavo a prenderlo sui calci piazzati, ma non saltava neanche, per cui non fu colpa mia… Ma la difesa è sempre stata la base di ogni successo».

Torniamo al Lecco: «L’ho visto bene contro la Feralpi. Non mi ha dato l’impressione di una squadra che non ci credeva. Anzi... L’avevo visto benissimo anche contro il Vicenza, nel 3-0. Ha un bel fortino in casa, ed essendo squadra aggressiva, brillante, ti mette lì, ti condiziona. E il pubblico può recitare il suo ruolo da protagonista».

Forse è mancato il centravanti? «Ma perché pensare a chi è mancato? Il Lecco ha disputato un ottimo campionato e Foschi ha fatto cose egregie. Mi dite di Boccalon a Mantova. Ma sì, non so perché è andato lì. Ma è anche un centravanti che sembrava essere “bollito”, la scorsa stagione. Poi sta facendo bene, ma chi poteva prevederlo?».

«Il club ha fatto cose egregie»

«Foschi non ha accettato supinamente il mercato della società - prosegue Gentile -. E la società ha fatto cose egregie in serie C. O preferite una squadra che vince in serie D? Non avendo un obiettivo conclamato inizialmente di andare in serie B io darei un bel voto a questa squadra e a questa società. Poi capisco la delusione dei tifosi e dei giornalisti. Ma…patti chiari e amicizia lunga. Non credo che a inizio campionato qualcuno pensasse di andare in B con questa squadra. Ha mantenuto tutte le promesse ed è andata oltre…».

Poi Mimmo Gentile conclude: «Chiaro: anche a me sarebbe piaciuto rivedere il Lecco in serie B. Ma attenzione: la B avrebbe interrogato tutta la città. Il Comune era pronto a cambiare lo stadio? Non lo so. Ci vuole programmazione e unità d’intenti».

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