Foschi: «Nulla da rimproverare ai miei. Ci hanno messo in difficoltà»

Il mister bluceleste commenta il pareggio con il Piacenza: «Là davanti siamo arrivati abbastanza facilmente.È mancata la determinazione giusta sottoporta»

Luciano Foschi non accetta critiche. Non accetta che il suo Lecco venga definito “deludente”. E ribatte: «Non sono d’accordo. Il mio è stato un Lecco che ha buttato in campo tutto quel che aveva. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Sapevamo che il Piacenza avrebbe buttato in campo tutto quel che aveva per cercare di scalare la classifica e salvarsi. Sapevamo di affrontare una squadra che ci avrebbe messo in difficoltà. Partite come queste le risolvi solo se riesci a trovare lo spunto giusto. Chi fosse riuscito a fare la giocata, avrebbe portato a casa il risultato. Le difese sono state attente ed è uscito questo 0-0. Il Lecco sta dimostrando tutto il proprio valore, ma se abbiamo fatto 54 punti non è perché abbiamo più qualità di Pordenone, Padova, Vicenza, Padova, Feralpi. Ma perché abbiamo grinta, determinazione, da vendere. Altrimenti non saremmo lì».

Terza partita di fila in otto giorni. Lecco un po’ “cotto” fisicamente? «Siamo partiti bene, nel secondo tempo. Eravamo forse un po’ più freschi, ma eravamo gli stessi: abbiamo, forse, perso più contrasti ed eravamo troppo “morbidi” davanti, dove siamo arrivati abbastanza facilmente. Ci è mancata la determinazione giusta sottoporta. Dal punto di vista fisico la squadra è stata in grado di fare la sua partita, quella che doveva fare. I cambi ci hanno dato un po’ più di verve e di dinamismo, nella ripresa. Peccato perché se il palo di Pinzauti, fosse entrato…». Il mister ha visto il palo che era sfuggito ai più. «Avrebbe cambiato la storia della partita. Il Piacenza ci ha messo in difficoltà dimostrando di essere una squadra all’altezza. Ma noi abbiamo preso un palo. Ci sarebbe voluta un po’ più di fortuna in momenti come questi… Ma non è che il Piacenza sia sembrato ultimo in classifica…».

Ma l’espulsione di Bunino? «Stavamo facendo quel cambio e poi abbiamo perso l’attimo… è regolamento. Possiamo discutere, ma ci vuole buon senso. Capisco l’arbitro, non posso lamentarmi perché l’arbitro ha applicato il regolamento e…Bunino ha fatto pipì in pubblico… Non posso dire nulla… Sarebbe finita la partita ora se fosse andato negli spogliatoi e ritornato… Magari non lo sapeva neanche di non poterlo fare».

Foschi appare deluso solo dal risultato. «Noi dobbiamo arrivare il più in alto possibile. Se arrivi secondo o terzo per un punto, allora diremo che è stato un campionato di “emme” perché abbiamo pareggiato a Piacenza? Non credo proprio. Parliamo del Lecco. Sono quattro partite che non facciamo gol, ma neanche li prendiamo. E non ci è mai capitato finora…».

Ma il cambiamento tattico perché non arriva? Il Lecco conferma sempre sé stesso. Nel bene e nel male. «Volevo fare il 3-4-3 nel finale, con Bunino. Girelli lo stiamo centellinando perché vogliamo arrivare a un finale di stagione dove tutti stanno bene. E allora paghi qualcosa dal punto di vista tecnico e tattico. Abbiamo cercato di sfruttare quello che potevamo davanti con Mangni e Tordini… Avremmo messo Bunino, certo. E poi ci sono gli avversari».

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