Foschi: «Non mi è piaciuto proprio nulla. Molto deluso dalla prestazione»

Il mister bluceleste arrabbiato per la sconfitta del Lecco con il Sangiuliano City: «Non salvo nessuno C’è solo da rimboccarsi le maniche».

Questa volta Luciano Foschi è arrabbiato. Davvero. Scuro in volto, arriva quasi mezz’ora dopo la fine della gara, in sala stampa. «Se sono deluso? Sì, tanto. Non del risultato, ma della prestazione. L’ho detto ai ragazzi: avrei fatto undici cambi, non tenendo in campo neanche uno dei protagonisti di oggi. Ci sta sempre perdere. Ma quella di oggi è la più brutta partita da quando sono qui. Non ci sono attenuanti se non la terza partita giocata in otto giorni (in verità anche per il Sangiuliano, ndr). Anche se il secondo tempo abbiamo avuto una reazione più nervosa e un atteggiamento giusto».

Insiste sui giocatori, Foschi: «A loro ho detto: “guardatevi la partita; che ognuno di voi possa vedere cosa ha combinato oggi”. Non voglio togliere nulla di quanto fatto finora, un campionato eccezionale del quale li ringrazio. Ma la partita di oggi mi ha molto deluso, dall’inizio alla fine. Non salvo nulla e nessuno. C’è solo da rimboccarsi le maniche. Sto campionato sta andando così lento che si può fare ancora tesoro … di una giornata così negativa. Ma se non sappiamo con che posata cominciare, quando ci invitano alla cena del gran gala, non va bene: dobbiamo svegliarci. Quanto visto oggi non mi piace. E non parlo di giocate o di altro, ma di partita… in tutte le sue sfaccettature. Ora mi aspetto una grande reazione per cercare di ritornare subito nelle situazione in cui eravamo mercoledì scorso»

Dopo essersi sfogato con i giocatori, però, Foschi comincia a prendere in considerazione di non aver centrato l’undici iniziale: «Ho pensato di aver sbagliato formazione. Lo so che i due nuovi innesti non hanno fatto una buona prestazione. Bianconi era in difficoltà su Fall. Era in difficoltà tutta la squadra, però, non solo lui. Non era un problema di Bianconi né di Bunino e non abbiamo fatto molto meglio con gli innesti della ripresa. Abbiamo avuto solamente un po’ più di nerbo. Faccio fatica a pensare a qualcosa da salvare. Ho pensato di aver sbagliato formazione, ma tutta, non solo due elementi».

Il che, però, vuol dire tutto e nulla. Al di là della formazione bisogna capire perché la verve delle gare in casa non è la stessa in trasferta: «Può essere un problema mio - accenna il tecnico laziale -. Non riusciamo a tenere alta l’attenzione, per esempio. Tutte le cose messe insieme danno quanto visto oggi. Di solito reagiamo immediatamente dopo partite del genere. Bisogna capire che le squadre che vincono sono abituate a vincere. Se si riesce a farlo è perché se ne hanno le qualità. Una cosa è certa: siamo a quattro punti dalla prima ma dobbiamo vedere come fare a stare in scia. La prestazione di mercoledì ci faceva ambire, quella di oggi no. Bisogna capire in fretta cosa fare».

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