Foschi: «Il mercato? Io non ci penso»

Il tema resta sempre d’attualità pur dopo l’eclatante successo di sabato del Lecco contro il Vicenza. E alla domanda sulla punta il mister risponde: «Se arriva bene, altrimenti facciamo con quelli che abbiamo».

Quarto posto in classifica, a soli due punti dalla vetta. Chi se lo sarebbe immaginato dopo il tonfo di Crema, una gioia come quella di sabato? Incredibile l’harakiri del Lecco a Crema. E altrettanto pazzesca la vittoria per 3-0 in casa contro il Vicenza. Un Lecco pazzo e bellissimo. Genio e sregolatezza. Ma tanto, tantissimo sacrificio. Dal primo all’ultimo. Quello che era mancato, fisicamente e mentalmente, a Crema. Forse perché la squadra si era già sentita vittoriosa sul 2-0 del primo tempo. Forse perché semplicemente, e inspiegabilmente, a volte capita. Il rischio che non fosse un caso, ma l’esito di una tirata lunga 20 partite con, più o meno, sempre gli stessi protagonisti, c’era.

L’analisi

La gara con il Vicenza dice, innanzitutto, una cosa importantissima: che Girelli non è “cotto” come sembrava contro la Pergolettese. E come lui non sono “bolliti” né Galli, né Celjak, né gli attaccanti. Certo quello che tira la carretta più di tutti è Pinzauti, ormai sfiancato da un lavoro di elastico che, insieme a Buso, gli costa, fisicamente e a livello di energie nervose, tantissimo. Premiato dal rigore, Pinzauti però, probabilmente, a fine gara deve attaccarsi alla canna dell’ossigeno per recuperare. E così Buso, i cui “strappi” hanno fatto vincere la partita al Lecco, dopo il bel gol di Girelli. Insomma, i blucelesti corrono ancora. E questo è il primo dato di fatto.

E poi? Poi c’è un Ardizzone in più nel motore. Forse pochi l’avranno notato, ma lui e Galli dialogano come fossero compagni da sempre. E Ardizzone pare proprio l’uomo giusto al posto giusto. Intelligente tatticamente, pronto a buttarsi negli spazi, capace di difendere. Insomma, l’aiuto ideale per Galli che, infatti, ha resistito di più in mediana, come energie, proprio perché “coperto” da Ardizzone.

Ma allora? Il mercato non serve più? Rimaniamo uguali? Il contrario. La squadra è troppo “sul pezzo” per non essere aiutata. Complimenti alle rivelazioni Stucchi e Pecorini, che hanno disputato una bella gara. Ma ci vogliono rinforzi. O, meglio, alternative. Davanti, soprattutto, e lo si sa. Ma anche un quinto che dia riposo a Zambataro e Giudici, ma anche ai giovani che sono scesi in campo. La società vorrebbe un “under”. Bene, purché forte. Ci sarà ancora in giro a gennaio?

Le parole

Il diretto interessato a questi discorsi, ovvero mister Luciano Foschi, ha parlato chiaro sabato sera dopo la gara: «Mercato? Sono sincero. Si fanno tante chiacchiere e non ci penso. Se la società riuscirà a prendere i giocatori che ci servono bene, altrimenti… bene lo stesso. Io non faccio il direttore sportivo e non perdo energie in questo. “Fate quello che volete o potete fare”, ho detto alla società. Ma intanto sto puntando sui giocatori che ho, per sfruttarli al massimo. Riavrò presto Ilari, Battistini, e verrà il momento di darci una mano anche per Martorelli e Cusumano. Per cui non chiedo nulla. Se arriveranno degli altri li metteremo dentro quando sarà il momento…». E la punta? «Sono 4-5 mesi che andiamo avanti. Se arriva bene, altrimenti facciamo con quelli che abbiamo».

Foschi non pretende nulla, ma, ripetiamo, la società dovrebbe fare uno sforzo perché a due punti dalla vetta sarebbe un delitto non provarci. Forse il Vicenza, il Pordenone e la Feralpi sono più attrezzate. Ma non è che questo basti a vincere i campionati. È lo stesso Foschi ad ammetterlo: «Siamo alla 22a, mancano 16 partite e ancora stiamo a cercare la squadra che ammazza il campionato. Probabilmente non ci sarà. In serie B ci si va con 60 punti però ai playout con 48. La differenza tra playoff e playout sarà di 5 punti al massimo». Vale la pena tentarci? Domanda da girare alla proprietà Di Nunno.

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