«Federazione, deciditi: riporta il Lecco in B
per “meriti sportivi”»

Intervista al giornalista Fabio Monti, già prima firma del Corriere della Sera. «Se vogliamo rompere le balle ai blucelesti, allora facciamo le pulci a tutto»

L’unica strada - sicura - per rimettere il Lecco al proprio posto (in B), al netto delle incerte e tortuose vie davanti alla giustizia ordinaria, avrebbe potuto essere (e resta) quella di una delibera che ammettesse in cadetteria per “merito sportivo” - sic et simpliciter - i bucelesti .

Uno strumento in mano a due entità: il Consiglio federale della Figc e quello - sovraordinato - del Coni.

Così al netto delle “levate di scudi” dei vari presidenti di Lega di Serie B, di Figc e del silenzio (sconcertante) del presidente di Lega Pro, tutti ugualmente co-responsabili - per loro stessa ammissione - di aver “strozzato” il Lecco con tempi troppo stringenti per la domanda di iscrizione in B, cosa resta?

Un Balata (Lega di B) che conferma, “arrabbiato”, il format a 20 squadre e spinge per giocare il prima possibile e una Figc che il 2 agosto andrà davanti ai giudici del Tar dicendo in sostanza: “È colpa nostra, iscrivete il Lecco”. E i vertici del Coni con Malagò (che ne è il presidente)? Cosa ne pensa il massimo organismo che governa il nostro sport? Si dirà che l’istituto della “promozione per merito sportivo” non esiste. Si risponderà: esiste eccome. Basta ricordarsene.

Fabio Monti, torniamo all’estate 2003...

Me la ricordo eccome quella storia - spiega Monti, già prima firma del Corriere della Sera e giornalista che ha vissuto e raccontato oltre 50 anni di calcio -: tutto nacque da un Catania-Siena di B, un giocatore degli etnei giocò squalificato. Alla fine i siciliani persero la gara a tavolino e i tre punti. Senza quelli dovevano retrocedere, ma una serie di ricorsi portò al ripescaggio loro e di altre retrocesse in C...

Non solo, giusto?

Beh, c’era la Fiorentina. Fu la Figc che si ritrovò con un organico a 23 squadre e, per fare 24, ripescò i viola al posto dell’altra retrocessa Cosenza, che nel frattempo era fallita... Con delibera ripescò la Fiorentina per “meriti sportivi e bacino di utenza”. Una cosa particolare: i viola quell’estate avevano appena conquistato la promozione in C1 dalla C2.

Vedi analogie fra le due vicende?

Sì, ma dico che la cosa che mi disturba di più questa volta è che si parla di tutto, tranne che del merito sportivo. Nessuno dei presidenti federali, eccetto velatamente Gravina (Figc, ndr), ha detto che il Lecco deve stare in B perché se l’è conquistata sul campo. Cosa mi interessa se nel suo stadio mancano 53 seggiolini (ironizza, ndr) per rispettare la normativa? Ci fosse un problema di soldi, di fidejussioni non pagate, di stipendi arretrati lo potrei capire... Allora bisognava spostare il termine di consegna dell’iscrizione. Sono partiti (gli organi federali, ndr) con il piede sbagliato e poi pretendono di fare i perfetti.

Ieri era il Catania, oggi il Perugia, ma sotto che punto di vista?

Quel pasticcio del 2003 si creò perché il Catania di Gaucci voleva evitare la retrocessione in B, perché stava vendendo la società. Oggi la stessa cosa sta succedendo con il Perugia che sta cambiando proprietario. Ma vogliamo vedere gli ultimi 20’ di Perugia-Benevento? Se vogliamo “rompere le balle” al Lecco, allora facciamo le pulci a tutto... Piuttosto, questa inchiesta della Procura Federale (sulla gara del “Curi”, ndr) si chiude o no?

E si torni a quella Fiorentina...

Quel provvedimento di ripescaggio per completare gli organici fu preso dalla Figc, allora presieduta da Franco Carraro. All’epoca, come oggi, i regolamenti erano scritti molto male e la Figc decise per ripescare tutte le retrocesse e la Fiorentina a completamento organico, per evitare tante cause davanti alla giustizia ordinaria... Gaucci non voleva assolutamente retrocedere. Perché un conto è vendere una squadra di C, uno conto una di B.

E oggi si potrebbe decidere per un Lecco ripescato per “meriti sportivi”?

Si potrebbe. E dovrebbe essere la Figc stessa a farlo. Anche se io, con i tempi che corrono, mi aspetto di tutto a questo punto (anche che il Lecco venga escluso, ndr). L’aspetto grottesco e vergognoso è che sparirebbe dal calcio. Ma due cose in più mi disturbano: che soltanto ieri (lunedì per chi legge, ndr) il presidente della Lega di B Balata abbia preso posizione in favore del Lecco e il silenzio assoluto del presidente della Lega Pro che, tra l’altro, è un ex-giornalista (Matteo Marani, ndr). Anche lui una parola per il Lecco la poteva spendere... Trovo che sia vergognoso che si siano giocati playoff per 40 giorni. Per cosa? E la gente che ha speso soldi per vedere tutte quelle partite?

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