Dagli attaccanti blucelesti 17 gol. E sono 16 le reti dei centrocampisti

Il Lecco è la terza squadra più prolifica del girone A, A segno sin qui ben 15 giocatori diversi.

Alla fine non importa che segnino tanto (o con continuità), interessa che siano aggressivi, “fisici” e fastidiosi per aprire varchi. Dove magari si possano infilare - per segnare - pure mediani dai piedi buoni.

Sono le “stimmate” degli attaccanti di questo Lecco 2022-23 che, al netto della debordante prestazione di Nicolò Buso sabato (1 gol 2 assist) e della prima rete bluceleste di Cristian Bunino, stanno facendo le fortune della squadra. Proprio favorendo gli inserimenti dei propri compagni mediani, nelle voragini che aprono con la loro capacità di esser fastidiosi (per gli avversari).

La teoria ha i suoi riscontri nei numeri: la squadra di Foschi (quarta in classifica con 45 punti) finora ha segnato 36 reti (come la Pro Sesto; media 1,33 gol-gara). Nel girone A di C solo due squadre hanno realizzato di più: il Vicenza con 46 e il Pordenone con 43. Mentre stupisce - in negativo - la Feralpisalò (altra capolista a 47 punti, insieme alla pro Sesto), con sole 24 reti incredibilmente al penultimo posto in questa graduatoria, davanti solo alla Triestina (18) fanalino di coda in classifica. Altra stranezza di questo spiazzante campionato.

Peraltro i benacensi hanno (naturalmente) la miglior difesa (14 reti subite, contro le 33 del Lecco). Ma, tornando al dettaglio della “macchina del gol” bluceleste a trazione anteriore: 17 le reti le segnate da attaccanti (6 Buso, 5 Pinzauti, 2 Eusepi e Mangni, 1 Bunino e Scapuzzi), ben 16 quelle dei mediani (6 Ilari, 3 Girelli, 3 Giudici, 1 Galli, Lakti, Zambataro e Lepore) e 3 dei difensori (2 Battistini, 1 Celjak).

Un così alto numero di gol da giocatori che - pur in alcuni casi votati ad alimentare direttamente il gioco delle punte - propriamente attaccanti non sono. Ed è analizzando questi (elementari) riferimenti numerici che il mercato invernale bluceleste si è orientato, nell’acquisto del tanto atteso centravanti, più su giocatori bravi nella costruzione delle fasi di gioco offensive, che nella loro finalizzazione.

Lo si dice anche a chi (magari superficialmente) aveva valutato l’arrivo di Bunino solo sulla base del personale (non ricco) score realizzativo. La sostanza è che quando si hanno giocatori bravi a inserirsi dalla mediana in zona tiro (Ilari, Giudici, Girelli) e anche dotati di qualità balistiche dalla medio-lunga distanza (gli stessi Giudici e Girelli; Galli, Lepore), che l’attaccante segni spesso non è fondamentale, ma è decisivo che “apra” le difese avversarie. Insomma, basta che la “macchina del gol” bluceleste funzioni, ma che la pilotino (solo) attaccanti non è previsto. Infatti in gol sono andati ben 15 blucelesti (tantissimi).

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