Calcio Lecco, Lin «sparito». Arriva la proposta dei texani

Oggi allo stadio contro il Venezia dovrebbero essere ospiti gli americani legati all’intermediario lecchese Marco Belletti e al fondo sportivo guidato da Jamie Welch. Gli imprenditori Usa avrebbero fatto una proposta a Di Nunno, ma ben al di sotto dei 3-4 milioni che l’imprenditore di Cormano aveva richiesto come base della trattativa

La curiosità è sempre più grande. Lin ieri non sembra aver fatto nessuna proposta. Da parte di Paolo Di Nunno, l’unica parola che ieri ha pronunciato sull’imprenditore cinese è stato un participio passato “Sparito”, come pare oramai abbia fatto anche questa trattativa. Se da ambienti vicini all’imprenditore di China Telecom si vociferava di una proposta finale che potesse sbaragliare il campo dalle offerte degli americani, ieri questa offerta non è arrivata e il patron bluceleste pare averci messo la classica pietra tombale. E di compartecipazioni azionarie pare non farsene nulla. Di Nunno o va o resta, pare essere la sua ultima decisione. Ma oggi allo stadio ci dovrebbero essere gli ospiti americani legati all’intermediario lecchese Marco Belletti e al fondo sportivo americano guidato da Jamie Welch.

I texani avrebbero sì fatto una proposta a Di Nunno, ma ben al di sotto dei 3-4 milioni che l’imprenditore di Cormano aveva richiesto come base della trattativa (tre di spese e uno per lui, come “guadagno”). Sembra che l’offerta sia arrivata, ma inferiore ai tre milioni di euro. Nessuno conferma né smentisce, ma questa sembra essere l’ultima novità in casa Lecco.

Che Di Nunno voglia vendere sembra chiaro, ma non a qualsiasi costo. Ossia: se non gli danno almeno 3-4 milioni, il Lecco se lo tiene anche perché il ragionamento è semplice. Le spese le avrebbe comunque e si aggirano sui 2 milioni. Ma almeno prenderà circa un milione di euro tra Lega e crediti-paracadute. Dovesse, invece, chiudere accettando una cifra sotto i tre milioni, avrebbe praticamente chiuso in parità, o quasi, pur considerando le spese da sostenere. Certo, la prossima stagione Di Nunno sarebbe in difficoltà nell’investire milionate e questo porrebbe il Lecco in una situazione delicata. Ecco perché la speranza dei tifosi è che ceda al più presto anche a chi tira il prezzo, ma alla fine è intenzionato a fare bene e a dare un futuro alla società. Futuro che con Di Nunno, a sentir lui, è tutt’altro che certo.

Attenzione anche a non far passare le buone occasioni. La Brera Holdings Plc, ossia la prima società multisport al mondo a essere quotata al Nasdaq, la borsa telematica americana, ieri avrebbe presentato al presidente del Brescia Massimo Cellino un’offerta concreta da 20 milioni di euro per rilevare le rondinelle. La Brera Holding, che si era fatta viva a Lecco in estate e a settembre, i soldi li ha. E avrebbe potuto girarli a Lecco. Ma anche in quel caso Di Nunno disse «no».

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