Mai così in alto: il Costa
riscrive la propria storia

Il sesto posto è il miglior risultato di sempre nel massimo campionato al termine della regular season. Il dg Bicio Ranieri: «Siamo ormai un modello di qualità».

Scrive ancora una pagina della propria storia la Limonta Costamasnaga. Al suo terzo anno consecutivo in A1 e dopo essersi classificata per il secondo anno di fila ai playoff, il Costa chiude infatti la stagione regolare al sesto posto, firmando il suo miglior risultato di sempre. Costa non era mai andata oltre l’ottavo posto, centrato nel 1996 e nel 2021. Questa la classifica finale delle prime otto, stilata in base al criterio del quoziente di vittorie: Schio 1.00, Venezia 0.89, Bologna 0.72, Lucca 0.69, Ragusa 0.68, Costa 0.54, Campobasso 0.52 e San Martino di Lupari 0.50.

Nei quarti di finale, al meglio delle due gare, il Costa incontrerà la Virtus Segafredo Bologna e la differenza canestri sarà vincolante in caso di parità. Andata il 12 a Costa alle 21 e ritorno a Bologna il 15 alle 20.30.

Un piazzamento certificato dal successo nel derby con Broni (74-69), grazie alle prestazioni da “doppia doppia” di Lisa Jablonowski (21 punti e 11 rimbalzi) e di Mikayla Vaughn (13+13). Vanno in doppia cifra per punti anche Matilde Villa (10 punti) e Laura Spreafico (15). Quest’ultima chiude la stagione regolare con 17,6 punti di media a partita (migliore italiana dell’A1).

«Nessuno avrebbe potuto prevederlo un piazzamento del genere - spiega il dg Fabrizio Ranieri -. La settimana tra il 12 dicembre e il 17 dicembre, che ci ha visto perdere con il Fila, vincere con Empoli e registrare le uscite di Jessica Jackson e Susanna Toffali, ha segnato la nostra svolta. Da lì abbiamo firmato una striscia di 11 successi e 3 ko. Il tutto in una stagione che si era aperta con l’infortunio di Spreafico, ma che con coraggio, pazienza, coesione e confronto abbiamo saputo trasformare in un’annata incredibilmente vincente».

Costa ormai è un punto fisso sulla cartina del basket che conta. «Il nostro miglior risultato di sempre al culmine di stagioni di altissimo livello, sviluppando parallelamente un progetto giovanile, sia maschile che femminile, all’avanguardia in tutta Italia - rilancia -. È oggettivo dire che ormai siamo un modello di qualità del nostro tessuto sociale, del modo di fare e di vivere di questa terra. Il famoso “fa’ na i man”, lavorando sottotraccia, con umiltà, ma con determinazione feroce».

E ora i playoff. «Ci meritiamo le attenzioni che finora ci hanno solo sfiorato - precisa -. Abbiamo dato tutto, ora attendiamo qualche risposta anche a livello politico. Per poter crescere ancora abbiamo bisogno di una struttura moderna e fruibile a un pubblico più ampio. Abbiamo necessità di un legame sociale che superi i confini comunali. Abbiamo bisogno che finalmente i grandi imprenditori della zona ci scelgano per i loro investimenti pubblicitari e sociali. Abbiamo dimostrato di saper rispettare e addirittura esaltare gli impegni presi, in modo da poter garantire un orizzonte a chi dedica tanto tempo alla nostra attività. Siamo pronti».

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