Lecco, l'auto sul tavolino del bar
La tragedia davanti al giudice

Si apre oggi il processo per l'incidente di Versasio in cui il giovane Matteo La Nasa restò ferito gravemente e morì un anno e mezzo dopo

LECCO - «Mi aspetto e pretendo giustizia». Parole di Croce Castiglia, mamma di Matteo La Nasa, il giovane di Burago di Molgora in provincia di Monza e Brianza, morto a seguito delle ferite riportate nell'incidente stradale del 18 luglio 2010 al Caminetto di Versasio.

Si apre questa mattina il processo contro Davide Vassena, lecchese oggi di 21 anni e allora neopatentato (assistito dall'avvocato Stefano Pelizzari): era il conducente dell'auto che travolse Matteo.
Un incidente insolito. Matteo, la fidanzata Lorella, e i genitori di lei erano seduti al Caminetto a Versasio, quando all'improvviso un'auto perse il controllo,  a quanto pare per  la velocità elevata, ruzzolando giù per il prato travolgendo un albero e colpendo Matteo La Nasa.

Il giovane apparve subito grave. Riuscì a sopravvive in coma vigile fino al 21 novembre del 2011 quando, nove giorni dopo avere compiuto vent'anni, chiuse gli occhi per sempre.
Questa mattina mamma Croce Castiglia sarà in tribunale. Accanto a lei gli avvocati Matteo Fumagalli e Paola Panzeri.

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