Intelligenza artificiale: «Fondamentale anche per i commercianti»

Confcommercio Lecco si prepara all’assemblea annuale ordinaria di lunedì 18 marzo, dove il presidente Antonio Peccati presenterà l’andamento del 2023 (“il miglior anno di sempre”) e le previsioni sul 2024. Ma si parlerà anche della situazione macroeconomica e finanziaria e dei numeri realizzati dall’associazione nel 2023: “Ai nostri associati – afferma Peccati - ricorderò quanto far parte dell’associazione sia utile alla crescita e quanto la nostra attività di servizio crei valore aggiunto. Far parte di questa famiglia conviene”.

Qual è stato a fine 2023 il risultato a saldo fra cancellazioni e nuovi iscritti?

Il dato di fine anno ci dà un saldo leggermente positivo fra uscite ed entrate, per un totale di circa 3.500 iscritti.

Come stanno andando le piccole del commercio al dettaglio?

Sono quelle più in difficoltà in una situazione di crisi che dura da tempo, in particolare per abbigliamento e calzature.

Tra grande distribuzione e piccoli negozi come va il settore alimentare?

Per gli alimentari la grande distribuzione, che sta per firmare il contratto nazionale di lavoro, sta andando abbastanza bene. I negozi di vicinato, dopo un periodo non facile stanno un po’ cambiando pelle adeguandosi alle regole del mercato odierno: non brillano ma non vanno nemmeno male.

Che impressioni ha sul versante finanziario delle imprese? Stanno chiedendo l’intervento del consorzio di garanzia di Confcommercio per garantire il credito che ottengono dalle banche?

Sull’aspetto finanziario la richiesta delle imprese alle banche continua a risentire di tassi elevati e del fatto che la Bce ancora non inizia a ridurli. Chi ha estremamente bisogno di credito non ha un rating alto e ciò incide sui tassi ancora maggiori applicati dalle banche. E’ il serpente che si morde la coda. Noi siamo sempre pronti e disponibili a dare garanzie dove vediamo i presupposti per chiedere credito, ma il problema rimane: il credito si riduce perché oggi costa troppo. Ci aspettiamo un calo dello 0,50% entro fine anno, ma ciò non farà salire molto la richiesta.

In tema di occupazione, le imprese più strutturate continuano a non trovare manodopera?

Su questo punto proporremo una novità: anziché sponsorizzare le scuole professionali per la ricerca di quel personale che oggi manca, converrebbe che le aziende interessate a trovare personale iniziassero ad investire con borse di studio per il Politecnico, per un corso sull’intelligenza artificiale con cui, volenti o nolenti, nel giro di un paio di anni bisognerà fare i conti. Chi non l’avrà introdotta sarà escluso dal mercato.

Perché l’idea sarebbe alternativa a investire in progetti con le scuole?

Si stima che in alcuni settori l’intelligenza artificiale ridurrà il personale del 30%: finanziare oggi una scuola che fra cinque anni ci darà del personale specializzato, mentre nel corso di tale quinquennio l’intelligenza artificiale produrrà un calo di manodopera, ci fa riflettere sull’opportunità che gli imprenditori più illuminati sponsorizzino con borse di studio un corso mirato al Politecnico. E’ il momento di fare un salto, con la fortuna di avere sul territorio Lucio Resta, presidente di Fondazione Kessler che nei prossimi tre anni investirà sull’intelligenza artificiale. E’ un uomo molto legato all’ambiente lecchese e molto affezionato al territorio, sta indicando una strada che le imprese lecchesi devono intraprendere.

Quindi formazione sull’intelligenza artificiale anche in vista di nuove professioni?

Sul tema dell’intelligenza artificiale stiamo lavorando come associazione per proporre dei corsi, con l’aggiunta di un evento di grande rilevanza nella seconda parte dell’anno. Per le nostre imprese la parte gestionale e la logistica sono campi di applicazione di IA, ma ci sono anche la finanza, la comunicazione, la grafica, i servizi del medicale. E’ una realtà già concreta con cui intendiamo relazionarci. E c’è altro: spesso gli imprenditori investono sui giovani, li formano, li inseriscono, li fanno crescere per poi sentirsi dire che lasciano l’azienda per andare altrove. L’IA, lavorando sui social e su quanto di più i ragazzi utilizzano per scambiarsi messaggi pubblicamente, può intercettare qualche intenzione di abbandono e ciò permetterebbe alle imprese di prevenire che accada, dialogando meglio con quel ragazzo, offrendogli magari soluzioni di welfare e fidelizzandolo maggiormente. E’ un’applicazione di IA già utilizzata e che sta dando ottimi risultati.

Come sta reagendo Lecco alla domanda turistica?

Il mio mandato è stato molto caratterizzato dall’interesse sul turismo. Continuiamo a lavorarci. Purtroppo Lecco oggi è in gran parte un cantiere che certo non attrae i turisti. Non è colpa di nessuno: si sono concentrati i lavori per il teleriscaldamento, per il Pnrr, per le Olimpiadi, cose che si cerca di fare nel brevissimo tempo, e proprio per questo creano congestione. Sull’accoglienza, si parla di desertificazione del centro a causa degli affitti brevi per vacanza: gli affitti brevi non tolgono opportunità di affitto alle giovani famiglie le quali, in realtà, cercano spazi meno costosi e più vivibili in periferia. In una realtà che non ha alberghi e che cerca la propria vocazione turistica ben vengano i B&B e le locazioni di breve termine.

Conferma la prima chiusura dei lavori di palazzo Ghislanzoni in primavera?

Per il corpo A siamo in dirittura d’arrivo, lo completeremo a maggio. Poi inizieremo i lavori sul corpo B che stimiamo di finire per fine anno. Abbiamo dovuto fare i conti con l’aumento dei prezzi delle materie prime, un sacrificio maggiore ma lo abbiamo fatto volentieri. A fine anno restituiremo il palazzo ai lecchesi, potranno esserne orgogliosi.

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