I redditi dei giovani lecchesi restano bassi. «1000 euro al mese tra i 20 e i 30 anni»

A Lecco l’occupazione certo non manca, ma i redditi dei giovani e dei giovanissimi rimangono bassi. Lo ha evidenziato Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, analizzando i modelli 730 presentati nel corso del 2023 al Caaf della sigla sindacale

A Lecco l’occupazione certo non manca, ma i redditi dei giovani e dei giovanissimi rimangono bassi. Lo ha evidenziato Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, analizzando i modelli 730 presentati nel corso del 2023 al Caaf della sigla sindacale. «Le dichiarazioni dei redditi di chi ha tra i 20 e i 30 anni fanno emergere un reddito lordo medio di circa 18mila euro - commenta - Se togliamo le tasse, le persone hanno una resa pari a 1.000 euro mensili: pochissimi per persone in una fascia di età in cui le progettualità sono tante, tra casa e famiglia».

La necessità, dunque, è quella di garantire stipendi adeguati, aumentando la qualità dell’occupazione e combattendo il lavoro precario, caratterizzato da discontinuità e bassi redditi. «Chi decide di comprare casa, non può farlo prima dei 32-37 anni - prosegue Riva - A risentirne è l’indipendenza dei nostri giovani, che iniziano a guadagnare stipendi decorsi attorno ai 31-40 anni. In tutto questo, il Governo ha tolto le agevolazioni per il mutuo sulla prima casa dei giovani. Sulla flat tax, poi, ribadiamo che le aliquote così come qualcuno le ha pensate non danno garanzie e risposte ai dipendenti».

L'allarme della CGIL, redditi troppo bassi per i giovani. Video di redazione

Cresce nel complesso il numero dei servizi fiscali erogati dal Caaf (Centro autorizzato di assistenza fiscale) della Cgil di Lecco, soprattutto per quanto riguarda la compilazione del modello 730, per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, che si conferma ancora una volta il servizio principale e più richiesto.

Nel corso dell’anno scorso, infatti, nella nostra provincia sono stati 114.108 i modelli 730 compilati (l’1,23% in più rispetto al 2022) nei 56 Caf attivi in provincia, di cui 25.956 compilati proprio nelle sedi Caaf della Cgil (25.822 nei Caf Cisl e 15.149 in quelli Acli). In generale, sono stati 28.448 gli utenti che, nel 2023, si sono rivolti al Centro della Cgil per il modello 730, il 3,2% in più rispetto al 2022.

© RIPRODUZIONE RISERVATA