Alpinisti dispersi in Francia
La speranza è appesa a un filo

Altra giornata di ricerche con gli elicotteri trascorsa inutilmente - Ora si teme il peggio per Francesco Cantù, primario del Manzoni

LECCO - Se un filo c'era, da ieri anche quel filo si sta lentamente consumando.

Le speranze di ritrovare ancora vivi i tre alpinisti dispersi sul Dome des Ecrins - Francesco Cantù, primario all'ospedale Manzoni di Lecco, Luca Gaggianese e Damiano Barabino,– erano quasi tutte legate all'ipotesi che gli stessi scalatori – sulle Alpi del Delfinato francese ormai da sei giorni – fossero riusciti, dopo aver raggiunto la Barre des Ecrins e aver bivaccato una notte alla Breche Lory, a tornare sui loro passi, trovando riparo al rifugio Temple Ecrins, 2.484 metri.

Purtroppo però, anche la seconda giornata di ricerche con gli elicotteri non ha dato alcun esito e, questa volta, i due mezzi della protezione civile e della Gendarmeria di Digne le Bains, hanno sorvolato più di 25 chilometri quadrati, compresa l'area del ghiacciaio della Pilatte nella sua parte terminale dove si trova il rifugio stesso.

«I piloti – affermano i responsabili del Peleton d'haute montagne di Briançon – riferiscono di non aver avvistato segni di passaggio né lungo la presunta via di discesa, né nella zona del bivacco invernale».

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