Lecco, disperso sulle Alpi
C'è un filo di speranza

Il rifugio Temple Ecrins, 2.484 metri, sul Dome des Neige: il dottor Francesco Cantù con i suoi compagni potrebbe essere al sicuro lì. Ma non c'è telefono per avere conferma. Eppure diversi indizi supportano questa eventualità

LECCO - Un filo c'è. Ed è a questo che adesso tutti - dai parenti agli amici ai soccorritori - si stanno aggrappando.
Un filo che porta direttamente al rifugio Temple Ecrins, 2.484, sul versante sud del Dome de Neige des Ecrins.  Il primario della cardiochirurgia Francesco Cantù e i suoi compagni potrebbero trovarsi qui.
Una serie di "indizi", se così si può dire, hanno aperto le porte a una tenue speranza.
Innanzitutto, c'è  l'analisi delle celle telefoniche, ma non solo. Prima di partire Damiano Barabino, uno dei tre scalatori, aveva contattato alcuni amici che stavano affrontando lo stesso percorso sulla Barre des Ecrins.
È con loro che avrebbe parlato della possibilità di rientrare eventualmente lungo il ghiacciaio della Pilatte, dove si trova il rifugio.
Se hanno torvato salvezza lì non c'è conferma perché non c'è telefono.
Intanto soccorsi bloccati dal maltempo.

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