Mappe sbagliate. Nella strettoia camion in coda

Malavedo I navigatori spesso ingannano gli autisti, finiscono incolonnati sulla vecchia Lecco-Ballabio

Si chiama curva del Sole ma non splende, anzi per molti automobilisti è un problema considerato che è stretta e basta incrociare un mezzo pesante per trovarsi costretti a fare mille manovre e riuscire a proseguire.

Al confine tra Malavedo e Laorca, lungo via Monte Santo, in momenti di traffico normale non crea grandi disagi, ma basta qualche incolonnamento o la presenza di un pullman o un camion per creare rallentamenti. Un vero problema quando sono due i mezzi pesanti che si incrociano e portano al blocco della circolazione.

Tra dicembre e gennaio la chiusura della nuova Lecco Ballabio aveva portato il caos sulla vecchia strada provinciale che da San Giovanni sale verso Malavedo, da lì a Laorca per arrivare al Ponte della Gallina, a Pomedo e raggiungere Ballabio.

Ora a creare disagi sono i navigatori impazziti che dirottano i mezzi pesanti, soprattutto in discesa, lungo la vecchia strada da Ballabio verso Lecco, e puntualmente devono fare i conti con la strada che si restringe. Camion che sfiorano le abitazioni, che creano disagi ai pedoni costretti a cercare un angolo in sicurezza.

Ci sono poi auto e moto che sfrecciano a tutta velocità lungo il vecchio tracciato, con tanto di clacson interminabili contro chi invece rispetta i limiti di velocità.

Tornata la normalità sulla vecchia carrozzabile che da San Giovanni sale in direzione di Ballabio, sono tornati gli storici problemi. Quei problemi che probabilmente non verranno mai risolti, anche perché il tracciato della vecchia strada è stretto e tortuoso.

Problemi che nei prossimi giorni saranno ancora più marcati con la chiusura della nuova Lecco Ballabio, che però per mitigare l’impatto traffico sarà solo in notturna.

Per poter eseguire in sicurezza la sostituzione della canaletta esistente all’imbocco della galleria “Valsassina”, Anas ha programmato delle limitazioni alla circolazione.

Nel dettaglio la strada statale 36 raccordo Lecco Ballabio, dal km 0,000 al km 1,750 tra gli svincoli di Lecco viadotto Manzoni e Lecco ospedale Manzoni, sarà chiusa in direzione Ballabio, nelle notti del 13, 14 e 15 marzo dalle 22 alle ore 6 del giorno successivo.

«La vecchia Lecco Ballabio è stata trasformata, migliorandola, nel periodo della prima guerra mondiale tra il 1915 e il 1918, in quanto era un percorso di grande importanza per le retrovie della linea Cadorna, serviva a portare in Valsassina merci, persone e mezzi - spiega lo storico Aloisio Bonfanti -. Nel tempo è diventata la strada di collegamento tra Lecco e Ballabio fino alla creazione del nuovo percorso. Non mancano le difficoltà in caso di traffico intenso, e la curva del Sole è stretta soprattutto se uno dei due mezzi che si incrociano è un camion o un pullman».

Nei mesi scorsi in concomitanza con la chiusura della nuova Lecco Ballabio il terrazzo di un’abitazione di Malavedo era stato abbattuto da un camion. Lo stesso terrazzo era già stato in parte rovinato da un camion ventitré anni fa.

La nuova Lecco Ballabio è stata inaugurata il 24 febbraio del 2006 alla presenza degli allora ministri delle infrastrutture e dei trasporti Pietro Lunardi, alla giustizia Roberto Castelli, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il presidente dell’Amministrazione provinciale Virginio Brivio, il sindaco di Lecco Lorenzo Bodega, oltre ai tecnici e dirigenti Anas.

Il raccordo con la Valsassina si allunga su un tracciato di 9 chilometri, ai quali si aggiungono altri 3 chilometri di svincoli e si sviluppa prevalentemente in galleria. Il costo era stato di 245 milioni di euro, di questi 11 milioni erano arrivati dalla Regione.

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