Il detenuto con il cancro
verso gli arresti domiciliari

L’ex moglie fiduciosa: «Vedo la luce in fondo al tunnel». I carabinieri faranno presto un sopralluogo nell’abitazione della donna a Casargo

Per Agostino Acetti di Margno, oggi detenuto a Opera, si accende una speranza. Lunedì pomeriggio, la ex moglie Giuseppina Catta, che gli è sempre stata vicina in questi anni di tribolazioni, è stata convocata alla stazione dei carabinieri di Casargo, dove le è stata chiesta la disponibilità a ospitare l’uomo in caso di concessione degli arresti domiciliari. Alla risposta affermativa, i militari le hanno annunciato che effettueranno un sopralluogo nella sua abitazione, per verificarne le condizioni di sicurezza a ospitare un detenuto. «Inizio a vedere la luce in fondo al tunnel – racconta Giuseppina -. L’altro giorno, nella videochiamata con Agostino, l’ho visto molto provato. È gonfio in volto. Ha bisogno di iniziare subito la chemioterapia, come ha accertato l’epatologa del Policlinico di Milano che, finalmente, ma ormai più di tre settimana fa, è riuscita a visitarlo. Ma finché resterà in carcere, sarà impossibile». (Sul quotidiano un ampio servizio e un articolo in cui parla il sindaco di Casargo, il cui supporto nella vicenda è stato decisivo)

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