Geometra morto a Valdidentro, l’autopsia
non è ancora stata fissata

La morte di Luca Ercole Manzoni, 51 anni. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Sondrio, Fillea, Filca e Feneal, hanno urlato il loro «basta» a tragedie simile nei cantieri edili

L’autopsia non è ancora stata fissata e non è neppure escluso che, una volta raccolti tutti gli elementi di indagine, il sostituto procuratore giunto a Valdidentro venerdì mattina per il sopralluogo, Daniele Carli Ballola, possa optare per il nulla osta alla sepoltura senza procedere ad ulteriori accertamenti. Per ora, comunque, l’indicazione è quella di sottoporre ad autopsia la salma di Luca Ercole Manzoni, 51 anni, di Carate Brianza (provincia di Monza e Brianza), geometra, rimasto vittima del tragico infortunio sul lavoro avvenuto poco dopo le 9 di venerdì a Pecé di Valdidentro, dove è in corso un intervento di ristrutturazione dell’azienda agricola di Simone Pienzi. E dove l’area di cantiere in cui si è verificato il sinistro è stata posta sotto sequestro così come il camion che trasportava i pannelli in legno piombati sullo sfortunato geometra, in servizio per la ditta Blc costruzioni srl di Carate Brianza.

Oggi, da noi contattata, la famiglia Pienzi non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ma, certo, quanto accaduto l’ha fortemente scossa come ha scosso tutto il mondo del lavoro provinciale e non. É il primo infortunio mortale sul lavoro che si verifica nell’anno in corso in provincia di Sondrio e nessuno è mai preparato, posto che lo si possa essere, ad affrontare questo tipo di eventi così dolorosi. Incredibile quanto accaduto, perché è bastato un istante, quell’istante in cui Manzoni è passato vicino al camion mentre veniva scaricato il legname per finirci sotto. E il fatto è che i pannelli non gli sono piombati addosso perché sganciatisi dalla gru che li stava spostando dal camion al suolo, ma si sono allentati i lacci che tenevano imbrigliati i pannelli sul mezzo. Cosicché il legname è fuoriuscito dalla sua sede e su Manzoni sono finiti 300 chili di pannelli. La morte è sopraggiunta sul colpo lasciando tutti senza parole.

Immediata la presa di posizione critica delle rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Sondrio, Fillea, Filca e Feneal, che hanno urlato il loro «basta» a tragedie simile nei cantieri edili e, sul tema, c’è da registrare anche il monitoraggio in atto a livello regionale e nazionale. Di venerdì l’incontro della Commissione d’inchiesta della Lombardia su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in cui siede anche la consigliera regionale Silvana Snider, con l’omologa Commissione d’inchiesta parlamentare al lavoro per rafforzare i controlli nei cantieri, specialmente nei casi di subappalto, avviare un monitoraggio delle condizioni di lavoro e potenziare la formazione del personale e la prevenzione. «In dieci mesi di attività abbiamo sentito 35 soggetti in 12 sedute - ha detto Samuele Astuti, presidente della Commissione regionale - e ci siamo concentrati sulla formazione e sull’analisi delle best practice a livello internazionale così da poter impostare politiche di prevenzione e di formazione le più efficaci possibile».

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