Fedele: «Treni, ritardi insopportabili
Presentate un piano industriale serio»

CircolazioneIl sindacalista della Cisl: «La situazione ormai è inaccettabile, pendolari esasperati

Un piano industriale serio per un trasporto ferroviario degno di questo nome. A chiederlo nei giorni in cui i disagi sulla ferrovia provinciale si sono moltiplicati, coinvolgendo sia la Milano-Tirano che anche la Colico-Chiavenna, e mentre politica e istituzioni discutono della nuova legge per la montagna proposta dal ministro Roberto Calderoli per garantire agli abitanti dei territori geograficamente più marginali uguali opportunità a quelli di pianura, è Michele Fedele, referente dei trasporti per la Cisl di Sondrio.

Troppi intoppi

Il tema d’altra parte è di quelli “scottanti” e tutti coloro che hanno accolto con soddisfazione l’idea di una legge disegnata sulle esigenze delle cosiddette terre alte hanno indicato nel nodo del trasporto ferroviario, emblema del muoversi sostenibile, uno di quelli da sciogliere con maggiore urgenza.

La situazione di questi ultimi giorni non fa che confermare quella che è diventata a tutti gli effetti un’emergenza. «La situazione è inaccettabile - dice Fedele - e il territorio deve chiederne conto ai gestori. I disagi per i viaggiatori valtellinesi e valchiavennaschi che utilizzano il treno si sono accentuati in modo esponenziale. Ritardi considerevoli e soppressioni di corse sono ormai all’ordine del giorno e rappresentano, purtroppo, la quotidianità. I guasti continui sulla linea ferroviaria e i conseguenti disagi per i viaggiatori, pendolari in primis, sono divenuti insopportabili a tal punto da poter dire che nella nostra provincia non esiste più un trasporto pubblico degno di questo nome».

All’esasperazione di chi suo malgrado dovendo usare il treno si trova coinvolto nei disservizi, si aggiunge anche la difficoltà dei lavoratori di Trenord, «soprattutto dei capitreno - sottolinea il sindacalista - che devono affrontare, con stress non indifferente, le legittime rimostranze dell’utenza. A loro va tutta la nostra solidarietà».

Una situazione intollerabile che richiede secondo Fedele un intervento immediato, deciso e soprattutto congiunto da parte delle istituzioni locali, dell’Agenzia del trasporto pubblico e dell’associazionismo interessato alla tematica per «ottenere dai gestori dei servizi ferroviari, anche attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, chiarimenti riguardo le problematiche di carattere tecnico che stanno sconvolgendo il sistema di trasporto ferroviario nella nostra provincia anche alla luce degli interventi di ammodernamento della linea ferroviaria svolti durante il periodo estivo appena trascorso» sottolinea Fedele.

Agire al più presto

Il sindacalista insiste poi perché i gestori dei servizi ferroviari chiariscano quali interventi intendono porre in essere e, soprattutto, con quale tempistica, per poter arrivare ad una situazione quantomeno vicina alla normalità. Evitando che possa trascinarsi ancora la situazione di questi ultimi giorni.

«In pratica - sostiene ancora Fedele -, occorre un vero e proprio piano industriale da parte dei gestori ferroviari che possa dare certezze a chi in provincia di Sondrio si muove utilizzando il treno sugli interventi da attuare e sui tempi occorrenti per avere un servizio di trasporto ferroviario quantomeno accettabile».

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