Evasione e riciclaggio, nei guai tre imprenditori valchiavennaschi

Hanno evaso al fisco oltre tre milioni di euro, la Finanza gli sequestra 25 immobili e 250mila euro. Nei guai tre commercianti della Valchiavenna, uniti da vincoli familiari, imprenditori nel campo del commercio di carburanti e titolari di un’attività di ristorazione e bar.

L’indagine è scattata da un controllo fiscale nei confronti di uno dei tre soggetti. Nel corso delle attività ispettive, l’esame incrociato della documentazione contabile societaria - del tutto frammentaria e non attendibile- oltre che dei flussi finanziari sui conti correnti della società e dei soci ha permesso ai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio di accertare l’utilizzo in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti e di ricostruire una serie di operazioni dolose che hanno provocato il dissero finanziario dell’azienda.

I tre soci di fatto hanno depauperato le casse societarie trasferendo somme di denaro -derivanti anche dalla vendita di un ramo aziendale redditizio - in maniera fraudolenta dai conti intestati alla società all’estero e, successivamente, recuperato le stesse somme su conti personali.

Le indagini e gli approfondimenti compiuti hanno indotto la Procura della Repubblica di Sondrio a formulare per i tre soggetti coinvolti i delitti di bancarotta fraudolenta e di evasione fiscale, che hanno generato la provvista di origine illecita; oltre a ciò, viene attribuito ai tre valchiavennaschi il reato quello di riciclaggio. Un giro di evasione quantificato complessivamente in tre milioni di euro.

I militari hanno dato esecuzione alle misure cautelari disposte dal giudice per le indagini preliminari sequestrando valori per beni un milione di euro e 300mila euro, vale a dire 25 beni immobili, per un valore complessivo superiore al milione di euro e disponibilità per oltre 250mila euro.

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