Chiavenna: l’organo non suona più, ma è colpa dei topi

I roditori hanno distrutto parte delle guarnizioni dello strumento costruito nel 1966, causando 3000 euro di danni.

Uno degli organi a canne più importanti della Provincia di Sondrio che ormai non suona più. E tutto per colpa di un topo. O forse più di uno. Davvero singolare quanto sta accadendo allo storico organo Balbiani-Bossi della collegiata di San Lorenzo a Chiavenna.

Tutto è partito quest’inverno, quando il grande organo ha iniziato a fare le bizze. Registri che smettevano di funzionare e perdita di potenza hanno messo in allarme la Comunità pastorale di Chiavenna. Tanto da convincere l’arciprete don Andrea Caelli a chiedere l’intervento dei tecnici della stessa storica ditta Balbiani. La sorpresa è stata tanta quando i tecnici hanno scoperto il mistero. Tra manuali, pedaliere, staffe e comandi di registro si era infilato un topo, o più topi, che con pazienza e determinazione hanno semidistrutto le guarnizioni del delicato impianto della consolle.

I danni sono ingenti. Si parla di una spesa di circa 3000 euro per rimettere in funzione l’impianto. Saggiamente la Comunità pastorale ha deciso di non procedere subito con i lavori. Il rischio di avere la consolle rimessa a nuovo con ancora i topi in giro è troppo alto. Si rischia di vedere pregiudicato il lavoro nel giro di qualche mese. Per la verità un topo è stato già eliminato dal sacrestano con metodi molto tradizionali. Ma non è stato abbastanza. Da qui la decisione di chiedere l’intervento di una ditta specializzata in disinfestazioni.

Ci vorrà qualche settimana, presumibilmente, per avere la certezza che il roditore non sia più presente all’interno della chiesa principale di Chiavenna. Dopodiché potranno iniziare gli onerosi lavori di sistemazione dell’organo. Strumento che ogni anno viene celebrato dalla Rassegna Organistica organizzata dal Comitato Chiavi d’Argento. L’appuntamento di quest’anno era fissato, come sempre, per la settimana precedente la Pasqua, il 23 marzo per la precisione. Ovviamente immediato è stato l’accordo per posticipare il concerto al prossimo mese di maggio.

Eppure nel corso degli anni gli interventi di manutenzione straordinaria sull’organo chiavennasco non sono certo mancati. Nel 2006, proprio in occasione dei 40 anni di costruzione dello strumento voluto da don Giocondo D’Amato nel 1966, è stato fatto un primo importante intervento di manutenzione straordinaria della fonica, che ha comportato la pulizia delle parti di impianto all’interno dei corpi d’organo, controlli e regolazioni della parte di trasmissione, controllo di tutta la manticeria. Un doveroso lavoro di manutenzione che è proseguito nell’anno 2009 con un secondo intervento straordinario.

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