Sondrio, zone a 30 all’ora
Obiettivo sicurezza in via Don Bosco

Ordinanza L’incolumità dei pedoni in zona residenziale alla base dell’atto firmato dal comandante Bradanini. Segnaletica di vario genere per segnalare la limitazione

Sondrio come Bologna. O meglio via Don Bosco come tante delle strade del capoluogo emiliano dove, come in moltissime altre realtà urbane italiane e non (la Germania ha fatto scuola con i quartieri residenziali da attraversare a velocità ridotta) da qualche giorno, non senza proteste, è stato introdotto il limite massimo dei 30 chilometri orari.

Nei giorni scorsi il comandante della Polizia locale di Sondrio, Mauro Bradanini, ha firmato l’ordinanza con cui introduce la velocità massima percorribile sulla via Don Bosco a 30 km orari, appunto. Una decisione dettata dalla necessità di garantire maggiore sicurezza ai pedoni.

Quartiere

La strada in questione si trova infatti all’interno di un quartiere dalla forte vocazione residenziale, in cui però insistono anche una serie di servizi di richiamo non soltanto per chi ci abita, ma anche per chi arriva da altre zone della città e da fuori.

Sulla via don Bosco insistono infatti l’oratorio San Rocco, luogo sempre molto frequentato da bambini e ragazzi, la chiesa, la scuola elementare Paini, che fa riferimento all’istituto comprensivo Paesi retici, la scuola d’infanzia, ma anche la biblioteca comunale Pio Rajna, gli alloggi protetti di Casa Longoni e l’adiacente casa di riposo. Tutte realtà che sono in fregio alla via, ma traffico e auto costantemente parcheggiate sulla strada provocano più di qualche problema di sicurezza nell’attraversamento pedonale tra la biblioteca e la rsa, e tra la scuola e l’oratorio in particolare negli orari di punta di entrata ed uscita dalle lezioni.

Calibro

Una situazione “aggravata” dal fatto che la strada si presenta con un andamento rettilineo, che spesso invoglia gli automobilisti a velocità eccessive esponendo gli utenti deboli della strada al potenziale rischio di incidenti, da un calibro stradale di ridotte dimensioni e dalla presenza dei numerosi attraversamenti pedonali.

La via è anche itinerario preferenziale delle ambulanze, vista la vicinanza con il Pronto soccorso e l’ospedale, ragione per cui è impossibile pensare di intervenire sulla velocità di percorrenza attraverso l’installazione di rallentatori fisici. I dissuasori ostacolerebbero infatti i mezzi di soccorso.

Per questa ragione, dopo numerosi sopralluoghi e accertata la necessità «ineludibile» di adottare misure di carattere viabilistico per prevenire possibili incidenti, Bradanini ha deciso di adottare uno specifico provvedimento per garantire adeguati livelli di sicurezza e di tutela dell’incolumità delle persone.

Sulla via Don Bosco, nel tratto compreso tra le intersezioni con le vie IV Novembre e via Brennero, sarà istituito il limite massimo di velocità per i veicoli a 30 km/h e, per rendere immediatamente evidente a chi vi transita che si tratta di un’area residenziale, sarà potenziata la segnaletica stradale con l’installazione di altri presidi segnaletici, oltre a quelli già presenti ad esempio tra la scuola Paini e l’oratorio, e quella orizzontale adottando sistemi di rallentamento ottico costituiti da bande trasversali bianche.

Non solo. Sulla sede stradale e nelle porzioni che precedono gli attraversamenti pedonali, sarà disegnata la segnaletica colorata con la prescrizione del limite di velocità massimo dei 30 km/h. Un limite che peraltro non rappresenta una novità assoluta in città. A pochi metri dall’imbocco della via Don Bosco, al Raia, c’è infatti un cartello che indica il limite di trenta per chi imbocca via Zara.

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