«Senza garante e sotto organico», il Partito Radicale accende i riflettori sul carcere

Senza garante e sotto organico. Il Partito Radicale accende i riflettori sul carcere di Sondrio. «I detenuti sono di nuovo sprovvisti della possibilità di avvalersi dell’assistenza del Garante - ricorda il partito - La precedente Garante, dott.ssa Orit Liss, risulta essersi dimessa diversi mesi fa anche in relazione alle dichiarate limitazioni imposte dalla precedente Direzione del Carcere alle modalità di svolgimento delle proprie funzioni, particolarmente il diritto di visita senza autorizzazione. Cosa aspetta il Presidente del Consiglio Comunale di Sondrio a presentare e pubblicizzare la possibilità di presentare candidature per l’elezione a Garante ai sensi dell’art. 4 del relativo Regolamento Comunale?»

I radicali evidenziano una situazione del carcere di poco migliore rispetto a due anni fa. «Dispone finalmente di un Direttore, il sovraffollamento, tuttora pesante, è comunque sceso dal 142 al 130%, permane una grave carenza di organico mancando 1 agente, 10 amministrativi e soprattutto l’educatore», spiega Giuliano Ghilotti.

Per far fronte ai problemi della comunità carceraria, il Partito Radicale auspica l’attivazione del “Consiglio di Aiuto Sociale”, una sorta di “tavolo di concertazione” tra Magistratura, Direttore del Carcere, enti ed associazioni locali, con compiti di assistenza penitenziaria e post-penitenziaria con finalità di aiuto nelle relazioni famigliari e di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, nonché attività di soccorso e assistenza alle vittime del reato.

I “Consigli di Aiuto Sociale”, previsti dalla Riforma penitenziaria del 1975, sono purtroppo praticamente inesistenti; si ha notizia dell’esistenza di due soli “Consigli”, in una circoscrizione in Sicilia ed in una in Piemonte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA