Qualità della vita. Nella classifica annuale Sondrio quindicesima

Guadagnate 14 posizioni.Bene sicurezza e furti e il parametro ricchezza. Poca innovazione

Come si vive in provincia di Sondrio? Bene, sicuri e tranquilli, senza grandi innovazioni, ma meglio dell’anno scorso. A dirlo è la classifica annuale sulla qualità della vita stilata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, basata su 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche che accompagnano l’indagine dal 1990. Con qualche novità. Visti i tre grandi choc che hanno colpito la popolazione negli ultimi mesi - inflazione, caro energia e la guerra in Ucraina - nell’analisi di quest’anno si contano 34 indicatori su 90 riferiti proprio all’anno in corso. Tra questi anche l’indice di partecipazione alle elezioni del 25 settembre.

Dall’edizione 32 dello scorso anno a questa trentatreesima, la provincia di Sondrio ha guadagnato 14 posizioni piazzandosi al quindicesimo posto assoluto, appena dietro Bergamo, in una graduatoria guidata da Bologna, tornata regina d’Italia come nel 2020, Bolzano (scesa dal primo posto dello scorso anno) e Firenze che di posizioni ne ha recuperate otto.

La Valtellina è quarta in Lombardia, oltre a Bergamo, davanti ci sono anche Milano scesa all’ottavo posto dal secondo dello scorso anno a causa soprattutto degli affitti proibitivi e Cremona all’undicesimo, mentre tutte le altre province lombarde sono dietro: Brescia al ventiduesimo posto, Monza-Brianza al ventitreesimo, Lecco (32), Como (33), Varese (43), Lodi (49), Mantova (58) e, a chiudere, Pavia (62).

Come da tradizione, i macro ambiti in cui Sondrio va meglio sono “Giustizia e sicurezza” che vale al territorio valtellinese un complessivo terzo posto con il secondo indice di litigiosità più basso d’Italia e un bassissimo numero di furti in abitazione (quinta migliore performance); “Ricchezza e consumi” che corrisponde al sedicesimo posto assoluto in Italia con anche la testa della classifica quanto a capacità di pagare le fatture poco dopo i trenta giorni, oltre a un basso numero di protesti, ma di contro una delle percentuali più basse (posizione 105) di crediti attivi per abitante e “Ambiente e servizi” (sedicesima piazza). In questo caso a farsi notare sono da una parte l’incidenza percentuale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (l’idroelettrico aiuta) che pone la Valtellina al sesto posto, ma dall’altra l’elevato consumo energetico che vale il settantacinquesimo posto.

”Cultura e tempo libero” valgono la ventinovesima piazza, pur in risalita di 12 posizioni, con i risultati migliori nell’indice di sportività e nel verde urbano fruibile e i peggiori in fatto di numero di ristoranti e aziende agrituristiche.

Più o meno metà classifica, più precisamente quarantasettesimo posto, per “Demografia e società” dove il peggior risultato (91) è legato alla bassa presenza di medici specialisti ogni 10mila abitanti e il migliore è il numero di casi Covid ogni mille abitanti nel 2022.

Peggior performance, e pure in calo di tredici posti nell’ultimo anno, la provincia di Sondrio la fa registrare nell’ambito “Affari e lavoro”. Penalizzanti sono il basso numero di start up innovative, di imprese che fanno e-commerce, la quota di export e, peggiore in assoluto con il posto 101, la qualità ricettiva delle strutture alberghiere: bassissimo il numero medio di stelle presenti.

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