Poggiridenti, l’assassino era sotto l’effetto di funghi allucinogeni

Si è svegliato alle 8.30 di sabato mattina, ha fatto colazione e assunto funghetti allucinogeni; poi ha preso la bicicletta ed è andato a casa dello zio. È la ricostruzione della mattinata di Luca Iannello, 24enne di Sondrio reo confesso dell’omicidio dello zio materno Davide Conforto

Si è svegliato alle 8.30 di sabato mattina, ha fatto colazione e assunto funghetti allucinogeni; poi ha preso la bicicletta ed è andato a casa dello zio. È la ricostruzione della mattinata di Luca Iannello, 24enne di Sondrio reo confesso dell’omicidio dello zio materno Davide Conforto. A casa dello zio è arrivato in mattinata, alle 11 l’omicidio: prima avrebbe tentato di strangolarlo, poi ha impugnato un grosso coltello da cucina e l’ha colpito almeno tre volte a torace e gola. Quindi ha vagato per Poggiridenti è dintorni per ore e ore, fino a quando, alle 18.58, ha chiamato il 112. Un minuto di telefonata, in cui farfugliando è riuscito a dire di aver ucciso una persona.

I rapporti tra zio e nipote erano a apparentemente sereni, il giovane andava spesso a trovarlo, a volte portava con sé il suo cane, altre arrivava a Poggiridenti in bicicletta. E lo aiutava a sistemare il giardino e l’orto, come in una normale e tranquilla famiglia qualunque. Non c’era alcun apparente dissidio tra Davide Conforto, 62enne, e Luca Iannello, nulla che potesse far pensare che il giovane arrivasse ad uccidere a coltellate.

Oggi, davanti al gip, Iannello si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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