Più di 200 in marcia contro le opere del Trippi e del Sassella

In cammino uniti dallo slogan “Svincoliamoci” indossando tutti una t-shirt gialla con stilizzato un punto di domanda, quasi a simulare la forma del cavalcavia del Trippi e dello svincolo della Sassella tra le opere strategiche per le olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

In 150 sono partiti ieri mattina dal piazzale della carrozzeria Giugni in via Stelvio, scortati dalle forze dell’ordine: a piedi per manifestare il dissenso sulle due opere olimpiche che interessano la tangenziale di Sondrio.

Chilometro dopo chilometro, una decina quelli percorsi, il numero è andato aumentando, superando quota 200. In tanti hanno partecipato alla “Camminata Trippi Sassella” promossa dagli omonimi comitati informali per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto «chiedere a gran voce la riapertura di tavoli di confronto che portino alla condivisione di progetti più sostenibili e utili» l’auspicio dei promotori.

In cammino giovani e meno giovani, rappresentanti delle istituzioni e della sfera politica, imprenditori, ma anche tante famiglie.

L’onda gialla ha attraversato Sondrio e idealmente ha azzerato i confini territoriali.

Dopo una pausa in piazza Garibaldi, il corteo ha raggiunto il santuario della Sassella, dove è intervenuto a nome dei comitati informali Giuseppe De Felice, mentre Francesco Bettinelli, consigliere di minoranza di Sondrio Democratica ha presentato <le due soluzioni simbolo per lo svincolo della Sassella frutto della generosità dell’architetto Piercarlo Stefanelli, che dimostrano che se si vuole lavorare insieme le alternative ci sono>.

«Siamo contenti per l’adesione numerosa, segno tangibile che il tema è sentito: dove la politica è sorda - ha detto il sindaco di Montagna Barbara Baldini -, è importante ci sia la responsabilità civica delle comunità non disposte a farsi mettere i piedi in testa. Non ci fermiamo: si continuerà perché queste politiche devono finire».

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