Oggi l’addio a Stampa. «Ha fatto ballare e crescere Aprica»

Si è spento a 80 anni, il funerale a San Pietro. A lui si deve la nascita della discoteca “Charlie Brown”. Cioccarelli: «Un Peter Pan rimasto amico dei giovani»

«Un Peter Pan, che è sempre rimasto giovane e amico dei giovani. Una persona squisita, lungimirante, eclettica, professionale nel suo lavoro e molto sensibile. Un amico, un uomo, un aprichese doc, che ha fatto la storia della nostra località e che mancherà a tutti».

È un fiume in piena Carla Cioccarelli, sindaco di Aprica per due mandati, dal 2007 al 2017, nel parlare dell’amico Giancarlo Stampa, 80 anni, mancato per malattia all’ospedale di Sondrio nella giornata di sabato e di cui si terranno i funerali proprio oggi, alle 14.30, nel Santuario di Maria Ausiliatrice a San Pietro di Aprica. E c’è da credere che saranno in tanti a stringersi attorno ai familiari di Stampa, la moglie Anna Maria, i figli Cristiano e Roberto, la nuora Anna, le nipotine Asia ed Emma, e la sorella Aurelia, per l’ultimo saluto a un innovatore, sul pezzo fino all’ultimo, capace di proiettare Aprica, negli anni Settanta e Ottanta, ai massimi livelli con l’apertura della prima discoteca del posto “Da Carlo”, in via Roma, piccola, ma di tendenza, per poi, lanciarsi nel varo del “Charlie Brown” in via Magnolta.

«Giancarlo era una persona incredibile - ricorda Carla Cioccarelli - che ho avuto nella mia prima giunta come assessore al turismo. Ha dato il massimo. È stato l’ideatore dei “Concerti in quota”, alla Magnolta, dove sono giunti personaggi di spicco, fra cui, ricordo Edoardo Bennato, perché lui aveva contatti con tutti nel mondo della musica. Poi, come maestro di sci e persona attenta alle disabilità, ha organizzato con grande orgoglio la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di sci, bellissima, e poi voglio ricordare il suo impegno in una professione così difficile. La sua capacità di allestire locali dove il divertimento era una garanzia, purché sano, pulito. Sia al “Charlie” che al “Jolly Frog” di Bianzone. Ci teneva moltissimo, e infatti era stato anche per anni presidente della Silba, Società italiana sale da ballo e interloquiva, come tale, con Prefettura e Questura. Era per tutti una garanzia, credibile, autentico».

Una figura che ha fatto la storia di Aprica e come tale la ricorda Gigi Negri, del posto, presidente del Consorzio turistico della Media Valtellina. «È stato un precursore in tutto - dice Negri -. La mamma gestiva il ristorante in via Roma e lui, al piano terra aveva aperto la sala da ballo “da Carlo”, per la quale arrivavano a frotte, apposta, dalla Brianza. Attirava i clienti della “Lombardia bene” come una calamita. Ed era molto spiritoso. Ricordo che negli anni Sessanta aveva preso parte al concorso “Voci nuove” organizzato ad Aprica e presentato niente meno che da Mike Bongiorno. Altri tempi, bellissimi. E lo ricordo anche come grande giocatore a carte, con gli amici, al bar, la sua passione».

E sentimenti di stima animano anche l’attuale assessore al turismo del posto, Alessandro Damiani, che volentieri ricorda il suo concittadino. «Aprica perde un pezzo della sua storia - dice Damiani -, una persona che ha fatto moltissimo per il suo paese e che è sempre rimasta attiva, piena di idee nuove. Spesso parlavamo e mi diceva la sua. Lui avrebbe voluto rivedere l’Aprica degli anni d’oro, degli anni Ottanta».

«Ho avuto un rapporto bellissimo con Giancarlo - conclude Matteo Ambrosini, consigliere comunale di maggioranza e gerente il Charlie Brown per sei anni, dal 2014 al 2020 -. Lui era felice della mia gestione e ogni sera veniva nel locale e, insieme, accoglievamo i clienti. Come ai vecchi tempi, bellissimo. Serbo un grande ricordo».

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