Maltrattamenti e violenze in famiglia, 33enne condannato a 6 anni

Violenze indicibili, anche di carattere sessuale; botte e maltrattamenti durati più di 8 anni, finché lei, una donna straniera che in Valtellina non aveva nessuno a parte il marito violento, non ha trovato la forza di denunciarlo, mettendo fine così all’inferno e salvando anche il suo bambino.

E’ a dir poco drammatica la vicenda venuta alla luce giovedì mattina in tribunale. Un 33enne indiano residente nel Sondriese è stato condannato a 6 anni di reclusione per maltrattamenti familiari, violenza sessuale e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Decine gli episodi raccontati nel capo di imputazione, iniziati nel 2015 e finiti solo a pochi mesi fa, a febbraio di quest’anno, quando la vittima ha trovato il coraggio di raccontare quello che stava subendo da anni sia nella casa coniugale in Valtellina che, prima, in India.

L’uomo, spesso sotto l’effetto di alcolici, per 8 anni l’ha picchiata violentemente, procurandole anche un aborto, l’ha costretta a subire atti sessuali, ha percosso pure loro figlio di pochi anni. A questo, come se non bastasse, si aggiungevano insulti, minacce, prevaricazioni di ogni genere. E ora finalmente è arrivata la condanna decisa dal giudice per l’udienza preliminare, Antonio De Rosa. Sei anni di reclusione, sarebbero potuti essere 9 se l’imputato non avesse scelto il rito abbreviato.

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