Croce rossa Sondrio: calano le famiglie bisognose. «Meno stranieri, più italiani»

Una leggera flessione che fa ben sperare. Ma restano comunque moltissime le famiglie di Sondrio e dei comuni limitrofi che, tutti i mesi, ricevono un pacco viveri da parte del comitato locale della Croce Rossa italiana. A fare una fotografia dell’attuale situazione di povertà nella media Valtellina è Giuliana Gualteroni, presidente Cri.

Dati alla mano, «nell’ultimo elenco rivisto dall’Ufficio di piano si è registrata una diminuzione di circa cinquanta nuclei familiari: siamo, dunque, passati da quasi 220 famiglie a circa 170». Il calo è motivato essenzialmente da due fattori. «In certi casi, si è trattato di persone rientrate nel loro Paese di provenienza. In altri, invece, fortunatamente il capofamiglia ha trovato un’occupazione, specialmente nel settore dell’agricoltura o nel campo dell’edilizia, e quindi non necessita più di un nostro aiuto costante». Gli assistiti, comunque, restano sempre parecchi. «170 sono le famiglie attualmente in elenco. Ma i numeri sono ben più alti: si tratta quasi sempre di nuclei numerosi, composti in media da cinque a otto elementi. Ciò significa che si arriva in fretta anche a settecento persone da aiutare», come aggiunge Tiziana Cao, che gestisce il magazzino e la distribuzione dei pacchi viveri della Croce Rossa di Sondrio. «Negli anni – prosegue Cao – la situazione della povertà in Valtellina è cambiata moltissimo. All’inizio seguivamo poche famiglie, mentre, col passare del tempo, il nostro aiuto è andato via via sempre aumentando. Specialmente il Covid ha dato una mazzata incredibile: nel periodo dopo la pandemia sono quasi raddoppiate le richieste».

Anche la fotografia degli assistiti è parecchio mutata. «Accanto a una grossa fetta di stranieri – aggiunge la presidente –, ultimamente stanno crescendo i nominativi di persone valtellinesi in difficoltà». Viste le necessità, ora come non mai è necessario fare rete sul territorio. «Fortunatamente, come Croce Rossa collaboriamo molto bene con gli enti locali che si occupano di assistenza. Stiamo dando il nostro contributo per il centro di contrasto alle varie povertà nel quartiere della Piastra e, poi, lavoriamo in sinergia con le altre associazioni (giusto per citarne due, il Centro di aiuto alla vita e la San Vincenzo, ndr) per offrire alle famiglie bisognose un aiuto concreto», sempre Gualteroni. Il pacco viveri mensile «contiene diversi generi alimentari e di prima necessità a lunga conservazione, ma anche freschi, grazie alle donazioni di alcune realtà – panifici e supermercati – che scelgono di non buttare via la merce fresca invenduta o prossima alla scadenza, ma di devolverla a noi per le persone meno abbienti», sottolinea Cao. «A questo proposito, rinnoviamo il nostro appello alle aziende locali a evitare gli sprechi alimentari: ogni contributo in tal senso rappresenta per noi davvero una manna dal cielo, un aiuto preziosissimo per molte famiglie in difficoltà del territorio», terminano dalla Croce Rossa di Sondrio.

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