«Ciao mamma, il mio telefono si è rotto...». Nuovi tentativi di truffa

La truffa non viaggia più solo attraverso il telefono di casa. Adesso la minaccia arriva anche sul cellulare: «Ciao mamma. L’altro mio telefono è rotto. Questo è il mio numero. Inviami un messaggio su Whatsapp a....». Nulla di più falso.

La truffa non viaggia più solo attraverso il telefono di casa. Adesso la minaccia arriva anche sul cellulare: «Ciao mamma. L’altro mio telefono è rotto. Questo è il mio numero. Inviami un messaggio su Whatsapp a....».

Nulla di più falso. Perché dietro quello che sembra un semplice messaggio tra mamma e figlio o figlia, all’apparenza tanto innocuo quanto normale, in realtà si cela l’ennesima frode telematica, che in questi giorni sta circolando in alcuni paesi del Sondriese. Più d’uno gli utenti che ad inizio settimana al trillo di avviso di un messaggio in entrata sul proprio smartphone si sono ritrovati a leggere queste poche parole accompagnate da un numero.

È successo ad una anziana signora, una nonna, che è riuscita a sfuggire alla trappola dei truffatori solo perché ha pensato, dando prova di ostinazione e voglia di chiarezza, di chiamare il proprio figlio, prima di eseguire quanto le veniva chiesto.

«Era intorno all’una, ricordo che stavo lavando i piatti dopo pranzo - dice -. Mi arriva questo messaggio sul cellulare e rimango stupita, soprattutto perché avevo sentito mio figlio poco prima». Le sembrava dunque strano che in un lasso di tempo così breve, lui potesse aver rotto il cellulare e già attivato un nuovo numero su un altro device. «Quando l’ho chiamato, ha risposto tranquillamente al suo numero di sempre dicendomi che non mi aveva inviato alcun messaggio e assolutamente di non rispondere». Come peraltro l’arzilla nonna ha fatto, sventando la truffa grazie ad una fortuita coincidenza, evitando che le potesse accadere di peggio. Anche perché rischiano di essere davvero pesanti le conseguenze se si procede e se si invia il messaggio al nuovo numero indicato. Dall’altra parte ci sono truffatori pronti ad entrare in azione, sostenendo di aver bisogno di denaro. Soldi necessari per riparare il telefono rotto ad esempio o per far fronte ad un’emergenza improvvisa e per questo motivo – ovviamente falso – chiedono le coordinate bancarie al malcapitato. .

© RIPRODUZIONE RISERVATA