Cade elicottero, muore pilota di Elitellina: una giovane di 28 anni

Tragedia in Toscana Un Ecureuil dell’azienda valtellinese precipitato mentre tornava a Sondrio dalla Sardegna. La vittima una giovane di 28 anni, Naomi Maiolani, di Faenza. «È caduta nel bosco per evitare la nostra casa»

Tragico incidente elicotteristico ieri poco dopo le 13, al confine fra la Toscana e la Liguria, fra i piccoli borghi di Fontia, in provincia di Massa Carrara e Luni, in quella di La Spezia.

É qui che Naomi Maiolani, 28 anni, di Faenza (Ravenna), pilota in forza ad Elitellina, è precipitata con l’Ecureuil B3 di proprietà della storica società valtellinese, perdendo la vita.

La giovane pilota stava rientrando dalla Sardegna, da Oristano, dove si era recata per effettuare attività antincendio, e aveva fatto uno scalo tecnico per rifornirsi di carburante all’Isola d’Elba. Quindi intorno a mezzogiorno aveva ripreso il suo viaggio di ritorno con destinazione Sondrio, ma purtroppo qualcosa, è andato storto.

Difficile capire che cosa. Saranno gli inquirenti della Procura di Massa Carrara e gli esperti dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) che ha aperto un’inchiesta, ad effettuare tutti gli approfondimenti del caso ed a raccogliere anche le testimonianze delle persone del luogo che hanno assistito alla tragedia.

«Mia moglie era lì, l’ha visto e ha allertato il 112 - ha detto Marcello Corsi, contitolare del ristorante focacceria “Da Mauro”, di Ortonovo, frazione di Luni, al collega del quotidiano Il Secolo XIX -. Mi ha detto di aver avvertito un rumore strano, sordo, come di un elicottero che volava basso, quasi sopra il ristorante. Allora è uscita fuori e l’ha visto schiantarsi poco oltre, sulla collina, a circa 400 metri di quota. E per quanto ha potuto vedere e percepire, mia moglie, si è convinta che la pilota abbia fatto di tutto per evitare di finire sulla nostra casa. Per evitare un disastro che potesse coinvolgere altri».

Una testimonianza importante, credibile tenuto conto del fatto che le persone del posto sono abituate a sentir ronzare sopra la testa elicotteri, avendo a Luni la base di Maristaeli, la stazione elicotteri della Marina Militare. Conoscono i rumori dei velivoli, i flappeggi e quelli sentiti ieri dalla signora Corsi non avevano nulla a che vedere con quelli emessi dai mezzi militari.

Non è escluso che il maltempo scoppiato in zona intorno alle 12.30, con tutta la foschia del caso, abbia costretto la pilota a modificare i piani di volo in extremis, quel che è certo è piombata al suolo col mezzo, che poi ha preso fuoco.

Solo una volta terminate le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del fuoco, è stato possibile rinvenire il corpo di Naomi Maiolani sotto i rottami. Fino a quel momento si era sperato, si era cercato nella boscaglia di ritrovare la pilota, per quanto la situazione fosse apparsa da subito difficile.

Prostrato il mondo elicotteristico valtellinese, dove Naomi Maiolani era conosciuta e apprezzata per le sue doti tecniche. Una giovane donna diplomatasi all’Istituto tecnico aeronautico Francesco Baracca di Forlì, poi laureatasi a Bologna, quindi entrata nel mondo elicotteristico come pilota e formata anche da Elitellina.

Dove nessuno, ieri, se la sentiva di parlare. Subito, saputo dell’incidente, Enrico Carraro, amministratore delegato dello storico gruppo valtellinese, è partito per Luni, per assistere alle operazioni di recupero della salma e del velivolo e mettersi a disposizione per ogni incombenza burocratico-legale.

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